“Ill.mo Endrizzi, ahimè, Sen. Giovanni, non ci siamo proprio. Mi sono imbattuto nel resoconto relativo al Suo intervento in Commissione Sanità nell’ambito dell’esame del “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020
“Ill.mo Endrizzi, ahimè, Sen. Giovanni,
non ci siamo proprio.
Mi sono imbattuto nel resoconto relativo al Suo intervento in Commissione Sanità nell’ambito dell’esame del “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”.
Di solito – scrive l’avvocato Generoso Bloise rivolgendosi al senatore Giovanni Endrizzi del M5S – ho la buona abitudine di trascurare le Sue “esternazioni” pubbliche che, per quanto intollerabili, strumentali e sganciate dalla realtà possano essere, sono Sue idee e per tali sono rispettate… e valutate.
Ma per la Sua attività in sede istituzionale le cose cambiano e, posso giurare che piango per i padri fondatori della Repubblica all’idea che Ella possa ricoprire incarichi in sede tanto autorevole e fare bassa macelleria dei principi costituzionali, come sempre a fini strumentali.
Come cittadino prima e come professionista poi, non posso tollerare oltre che il totale travisamento della verità venga rivestito con improbabili giustificazioni giuridiche.
Nel tentativo di smontare la volontà del Governo che (con uno strumento errato) intende dare regole unitarie e certe su tutto il territorio nazionale al settore degli apparecchi Ella osserva che una tale iniziativa “si pone in conflitto con la legislazione regionale che allo stato regolamenta tale distribuzione nel perimetro delle competenze costituzionalmente attribuite alle regioni in materia di tutela della salute”.
L’affermazione è solo apparentemente esatta: se è pur vero che esistono (molto opinabili) norme regionali in materia di dislocazione degli apparecchi, che trovano una qualche copertura costituzionale nella palesata intenzione di tutelare la salute, ciò non vale ad escludere sia in materia di tutela della salute che in quella di materia di regolazione del mercato degli apparecchi la facoltà legislativa dello Stato.
Partendo da questa presunta criticità, Ella auspica che “nel redigendo schema di rapporto possa essere introdotta una specifica osservazione in proposito, che troverebbe legittimazione nell’articolo 41 della Costituzione, che stabilisce che l’iniziativa economica privata non puo` svolgersi in contrasto con l’utilita` sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla liberta` e alla dignita` umana”.
Come se la attività di cui si parla fosse privata.
Omette (e quando lo fa in altre sedi, nulla quaestio) di ricordare che la raccolta di gioco è attività RISERVATA ALLO STATO, e visto che ha finalmente scelto di confrontarsi con i principi della nostra Costituzione cerchi di leggere anche l’art. 43 della Costituzione, se è arrivato all’art. 41. Le manca poco.
Potrà quindi sincerarsi del fatto che, da un lato, lo Stato ha tutto il diritto di intervenire in materia dettando delle regole unitarie e, dall’altro lato, che questo intervento – che la miserrima qualità della odierna politica, non la carta costituzionale e/o i principi di rilievo costituzionale in gioco, rende di ardua attuazione – è certamente doveroso.
L’attività è riservata allo Stato proprio a fini di pubblica utilità, ciò che vale ad escludere, in linea di principio, qualsivoglia potere regionale in merito (la potestà legislativa esercitata dalle regioni è incidentalmente possibile solo a causa dell’omesso esercizio della delega da parte dello Stato); inoltre l’esercizio di una attività riservata allo Stato, nel rispetto delle regole che lo Stato detta, fa presume che la stessa sia svolta non solo ai fini di utilità sociale, ma soprattutto tenuto conto di esigenze di tutela della sicurezza, libertà e dignità umana.
Preso atto della Sua svolta “costituzionale” spero di cuore che si accompagni all’impegno intellettuale e alla umiltà tipiche dello studente che, ne sono certo, non le difettano; per l’onestà intellettuale avrò la pazienza di attendere una diversa stagione della politica.
La saluto con tristezza e una fioca speranza”.
Avv. Generoso Bloise
PressGiochi