20 Gennaio 2025 - 21:55

Astro: la nostra proposta è uno strumento per “difendersi” dalle segnalazioni all’A.D.M.

AS.TRO ricorda agli iscritti che entro oggi deve essere inoltrata a tutti i Concessionari (presso i quali non si sia già stata perfezionata una intesa scritta di rinegoziazione), la proposta

30 Ottobre 2015

AS.TRO ricorda agli iscritti che entro oggi deve essere inoltrata a tutti i Concessionari (presso i quali non si sia già stata perfezionata una intesa scritta di rinegoziazione), la proposta AS.TRO di ripartizione dei ricavi tra i soggetti della filiera.

Da lunedì pv, tutti gli iscritti che hanno adottato questa linea, e che intendono avvalersi dell’assistenza (anche legale, e comunque gratuita) dell’Associazione, dovranno far pervenire all’e-mail della Segreteria il file relativo alla loro posizione (scannerizzando le comunicazioni dei concessionari e relative repliche + proposte di rinegoziazione). Si ricorda l’indirizzo: segreteria@assotrattenimento.it.

 

Sarà poi cura dello staff associativo:

  1. accedere agli atti amministrativi dell’A.D.M. per verificare l’esistenza di segnalazioni;
  2. verificare i termini in cui la segnalazione sia stata eventualmente adottata;
  3. produrre una memoria difensiva illustrante la “peculiarità” dell’operatore AS.TRO, che si è reso disponibile a pagare – entro il termine di legge – il massimo importo sostenibile per la sua posizione di filiera ricevendo in cambio “rifiuti”, “silenzi di indifferenza”, ingiunzioni a pagare l’unilaterale (e incongrua) ripartizione decisa dal Concessionario (pena minaccia interruzione di servizio e segnalazione ad A.D.M.);
  4. redigere una nota illustrativa del danno erariale “volontariamente” cagionato da chi, precostituendosi le condizioni per il fallimento della rinegoziazione (ad esempio sostenendo “o paghi il 97-100% della stabilità o ti segnalo”), ha generato le condizioni per una “solo parziale” raccolta dei 500 milioni. E’ evidente, infatti, come tutto ciò abbia “paradossalmente premiato” chi, fin dall’inizio, non ha mai inteso sopportare alcuno sforzo, a discapito di chi, “fin dall’inizio”, ha voluto essere un vero imprenditore;

La proposta AS.TRO non manifesta certamente un atto di “sottomissione” verso l’iniquità della Legge n. 190/2014, né verso l’atteggiamento anti-negoziale di alcuni Concessionari, ma rappresenta una verità, scomoda forse, ma pur sempre oggettivamente fondata su dati econometrici verificati dal MEF e dai Concessionari stessi, ed è anche l’unico percorso che i gestori possono utilizzare per “difendersi” dalle segnalazioni all’A.D.M..

Procediamo con ordine:

  1. Un mese prima della prima scadenza del 30 aprile, la delegazione AS.TRO presenta al MEF le proprie tabelle econometriche relativamente all’onere dei 500 milioni.
  2. Congruità ed equità “tra i prodotti” si traducono “matematicamente” in 348 milioni per le AWP e 152 milioni per le VLT, arrotondati poi per “facilità espositiva” nel noto criterio 70-30 (350 milioni /150 milioni);
  3. Congruità ed equità “tra i soggetti” si traducono “matematicamente” in una decurtazione dei ricavi in capo a Concessionari- Gestori – Punti vendita (che al netto del “costo rete” e dello “0,5%”, generano un delta di abbattimento tra il 4 e l’8% da applicarsi ai “963” euro emergenti dal primo step).
  4. Esito “istituzionale” della verifica delle tabelle, dei dati, e della relativa proposta: positivo.
  5. Esito del confronto “econometrico” con i Concessionari (a due giorni dalla scadenza, presso il Mef, in sede di convocazione plenaria di tutte le rappresentanze):
  6. Valutazione “politica” della vicenda: AS.TRO ha proposto la giusta ripartizione, e circostanze estranee alla volontà di AS.TRO ne hanno impedito la relativa traduzione in “legge”, ciò non alterando, tuttavia, il dato oggettivo della sua “correttezza”, e della sua conseguente “traducibilità” in una proposta di rinegoziazione “congrua” per tutti (bastava volerlo).
  7. Valutazione “giuridica” della vicenda: gli iscritti AS.TRO che si appellano a questa proposta di rinegoziazione sono dalla parte del giusto, e non esiste dato normativo che possa assegnare a diverse interpretazioni un “decisivo privilegio giuridico su di essa”.
  8. Valutazione “associativa” della vicenda: posto che AS.TRO è stata la sola a depositare documenti presso il MEF e a verificare – anche recentemente e sempre presso il MEF – di aver agito nel comune interesse del settore e dello Stato, NON ha mai mutato di una virgola la propria posizione.
  9. Valutazione “conclusiva” della vicenda: gli iscritti AS.TRO che – anche per la seconda rata – hanno mantenuto fede all’impegno di proporre la rinegoziazione sul modello associativo, hanno il diritto di vedersi accettato tutto il proposto format negoziale, e solo successivamente l’obbligo di onorarlo economicamente, avendo la possibilità giuridica di provare quale soggetto della filiera si è attivato per “rinegoziare” e quale soggetto si è, invece, prodigato per “non-rinegoziare”.

In virtù di ciò sono difendibili dalle segnalazioni e da ogni altra strumentale accusa.

Tutto il resto conta così poco che non vale la pena di essere replicato o commentato. Quello che conta è che AS.TRO è riuscita a tutelare i propri iscritti .

Un sentito ringraziamento viene rivolto a tutti i componenti del comitato di presidenza che attraverso il loro fattivo lavoro, hanno contribuito a generare il patrimonio di “valori” e “testimonianze” che per sempre renderanno eloquente l’andamento dei fatti sopra descritto.

Eguale ringraziamento a tutti gli iscritti che attraverso il loro caloroso sostegno alla linea associativa hanno consentito ad AS.TRO di traguardare la propria mission.

 

PressGiochi