L’avvocato Osvaldo Asteriti attacca ancora i Monopoli e i Gratta e Vinci ed in particolare analizza le probabilità di vincita. “Il Decreto Legge 158/2012- commenta convertito, con modificazioni, nella
L’avvocato Osvaldo Asteriti attacca ancora i Monopoli e i Gratta e Vinci ed in particolare analizza le probabilità di vincita.
“Il Decreto Legge 158/2012- commenta convertito, con modificazioni, nella legge 189/2012, ha imposto l’obbligo, a far tempo dal primo gennaio 2013, di indicare sui biglietti g&v la probabilità di vincita riconosciuta al giocatore, al fine di evitare una pratica eccessiva dei giochi con vincita in denaro.
Per oltre due anni, concessionario e monopoli hanno totalmente ignorato tale obbligo, in base all’alibi della mancanza di spazio sui tagliandi. La legge, in tale caso, cioè di impossibilità per ragioni di spazio di inserire la probabilità di vincita sui tagliandi, consentiva di rimandare al sito dei monopoli o del concessionario. Sconfessando se stessi, monopoli e concessionario, da settembre 2015, a partire dalla lotteria istantanea “Soldi … soldi” hanno iniziato a inserire sui tagliandi la probabilità di vincita, ma in maniera così ingannevole da far rimpiangere l’omissione precedente.
L’indicazione avviene infatti, “per fascia di premio”, con effetti di totale distorsione percettiva per il giocatore, che in tale modo viene indotto a credere che la probabilità di vincere un premio sia maggiore, molto più elevata, di quella reale.
Segnalo che questa modalità, “per fascia di premio” viene utilizzata esclusivamente per le lotterie istantanee. Un esempio in concreto per dimostrare l’assoluta ingannevolezza del metodo utilizzato, per indicare la probabilità di vincita sui tagliandi di tutte le lotterie istantanee”.
“Sul retro dei tagliandi dell’ultimo g&v indetto con D.D. del 28 aprile- prosegue l’avvocato- pubblicato sul sito il successivo 4 maggio, la probabilità di vincita viene riferita, come in tutte le altre lotterie istantanee, a tre fasce di premio ed indicata come segue:
– premi fino a € 500 pari a un biglietto vincente ogni 3,66;
– premi da € 501 fino a € 10.000 pari a un biglietto vincente ogni 160.000;
– superiore a € 10.000 un biglietto vincente ogni 8.160.000.
Consultando il biglietto il giocatore, quindi, si illude che la probabilità di vincere un premio ricompresso nella fascia tra € 3 e 500 sia una ogni 3,66 biglietti.
Sul sito dei monopoli, però, una realtà ben diversa. Le probabilità di vincita reali sono le seguenti:
importo premi probabilità
€ 3 1 ogni 7,94 biglietti
€ 5 1 ogni 12,50
€ 10 1 ogni 50
€ 15 1 ogni 37,04
€ 25 1 ogni 62,50
€ 50 1 ogni 240
€ 100 1 ogni 4.000
€ 250 1 ogni 81.600
€ 500 1 ogni 163.200”.
“Insomma- conclude Asteriti- la probabilità reale di vincere un premio da 500 euro è 44.590 volte più bassa di quella indicata sui biglietti”.
PressGiochi
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