L’avvocato Osvaldo Asteriti si è fatto promotore di una raccolta firme da inviare al Ministro Lorenzin per persuaderla a promuovere una campagna di informazione sul gioco d’azzardo, in particolare sul
L’avvocato Osvaldo Asteriti si è fatto promotore di una raccolta firme da inviare al Ministro Lorenzin per persuaderla a promuovere una campagna di informazione sul gioco d’azzardo, in particolare sul divieto ai minori e sul rischio dipendenza che comporta.
“E’ partita la nuova campagna antitabagismo- commenta- promossa dal ministero della salute, in onda su radio, televisione e social. Bene. Benissimo. Il fumo è una pessima abitudine, molto dannosa per la salute e inoltre, il fumo è vietato ai minori e può causare dipendenza, proprio come il gioco d’azzardo, come ci ricorda un velocissimo messaggio “sparato” dopo la pubblicità, in maniera non udibile. Nonostante ciò, per il gioco d’azzardo, il ministero della salute è stato finora sordo a qualsiasi sollecitazione a intervenire con una apposita, appropriata campagna di comunicazione che ne mettesse in evidenza i rischi per la salute che il gioco d’azzardo comporta e ricordasse che la sua pratica è vietata ai minori di età. Eppure, è la stessa legge che prescrive che questi due aspetti del gioco d’azzardo, per l’importanza degli interessi che involgono, la tutela dei minori e i rischi per la salute, siano oggetto di appositi avvertimenti, mentre attualmente questa importante funzione viene affidata agli stessi operatori del gioco (sic!).
“Colpisce quindi, e insospettisce, questa inerzia da parte del ministero della salute verso il gioco d’azzardo- prosegue Asteriti- che si trasforma in una inammissibile “indulgenza” verso una attività sicuramente dannosa e pericolosa per la salute. La comunicazione in tema d gioco d’azzardo svolge un ruolo strategico, come sanno bene i monopoli, che nel tempo hanno proposto campagne come “giovani e gioco” e “la prima volta non si scorda mai”, esplicitamente rivolte ai minori, entrambe ritirate perché ritenute “equivoche, dannose e diseducative”, oltre alla loro evidente funzione di induzione all’azzardo, vietata.
“La pubblicità dei giochi d’azzardo è ossessiva e onnipresente e lo stesso limite orario che vieta di trasmetterla sulle reti generaliste dalla 7 alle 22 risulta poco efficace- prosegue l’avvocato- considerati gli orari di programmazione televisivi, con la prima serata che inizia alle 21,40, e comunque la pubblicità può essere trasmessa a qualsiasi ora sui “media specializzati”, individuate con apposito decreto, che ricomprendono molte reti televisive e tutte le radio. Questa situazione, questa pressione pubblicitaria e comunicazionale del gioco d’azzardo renderebbe opportuna una campagna di comunicazione per mettere in luce, almeno, i due aspetti che la legge ritiene obbligatorio comunicare: il divieto di gioco d’azzardo ai minori di età e il pericolo per la salute che la sua pratica può comportare. Una campagna di comunicazione necessaria, anche considerato che l’obiettivo di Baretta è “attribuire al gioco la sua funzione di normale vicenda della vita delle persone”, alle quali, comunque, non si deve negare il diritto di essere informati su alcuni aspetti del gioco d’azzardo, capaci di ledere la loro salute e minacciare i loro figli. Secondo un recente studio dell’ospedale Bambino Gesù, “Il 49% dei ragazzi tra 14 e 19 anni ha giocato d’ azzardo almeno una volta nel 2017; il 20% di quelli tra i 10 e i 17 anni frequenta le agenzie di scommesse, il 25% di quanti hanno tra 7 e 9 anni tenta la sorte con lotterie e gratta e vinci”. L’indice è puntato proprio sulla comunicazione, visto che secondo i medici dell’ospedale pediatrico, questi giochi “non vengono percepiti dai più piccoli, e non di rado pure dai genitori, come pericolosi”.
“Visto inutile ogni tentativo di persuadere il Ministero della salute a promuovere una campagna di informazione su questi aspetti, come ad esempio quella trasmessa per contrastare il tabagismo- coclude- abbiamo avviato una raccolta di firme sul sito https://www.change.org/p/beatrice-lorenzin-azzardo-e-tutela-della-salute?recruiter=850490439&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=share_for_starters_page da inviare alla Ministra Lorenzin, per richiederla con più forza”.
PressGiochi