“Per le entrate extratributarie si registra una diminuzione di oltre 11 miliardi principalmente per effetto della riduzione dei proventi derivanti dall’attività di contrasto agli illeciti di natura sia tributaria che
“Per le entrate extratributarie si registra una diminuzione di oltre 11 miliardi principalmente per effetto della riduzione dei proventi derivanti dall’attività di contrasto agli illeciti di natura sia tributaria che non tributaria, nonché di quelli derivanti dai giochi”.
E’ quanto ha dichiarato ieri in Aula alla Camera l’on. Del M5S Giorgio Lovecchio durante la discussione del disegno di legge di assestamento 2020.
“L’epidemia del COVID-19 e la crisi economica in corso – ha aggiunto Massimo Ungaro di Italia Viva – hanno chiaramente imposto una severa revisione peggiorativa delle previsioni per i nostri conti pubblici, a seguito del deterioramento della previsione macroeconomica. Abbiamo visto che, sul lato delle entrate tributarie, ci aspettiamo per quest’anno una riduzione di 42 miliardi, tra le previsioni iniziali per il 2020 e le previsioni del disegno di legge per l’assestamento 2020. Le entrate tributarie passeranno da 583 miliardi a 541 miliardi. Diminuiscono anche le entrate extratributarie, per quasi 3 miliardi, perché, ovviamente, c’è una riduzione dei proventi del gioco pubblico e della gestione della Banca d’Italia”.
Sulla questione è intervenuto anche Carlo Giacometto di FI che ha affermato: “Nel disegno di legge di assestamento 2020, poi, il risparmio registra un peggioramento di 110 miliardi rispetto alle previsioni iniziali. I dati relativi al ricorso al mercato evidenziano un impatto negativo sul saldo per complessivi 250,3 miliardi, passando da circa meno 313,4 miliardi a circa meno 563,7 miliardi. In merito poi al raffronto tra le variazioni proposte per effetto del solo disegno di legge di assestamento, al netto dei 176 miliardi derivanti dai decreti connessi all’emergenza COVID-19, in termini di cassa e competenza si determina un peggioramento del saldo netto da finanziare di 52,5 miliardi di euro per la competenza e 51 circa per quanto riguarda la cassa. Tra le variazioni proposte rilevano in particolare quelle per le entrate tributarie su cui influiscono i minori proventi derivanti dalle attività di gioco (meno 110 milioni). Per le entrate extra-tributarie incidono i maggiori dividendi da versare da parte delle società pubbliche per 691 milioni e le maggiori ritenute per le vincite del gioco del lotto per 50 milioni… Tra le minori spese senza effetti sull’indebitamento netto, perché già considerate nei tendenziali di finanza pubblica, rilevano la riduzione degli aggi per i concessionari e delle vincite dei giochi, complessivamente per circa 4 miliardi, e la spesa per gli interessi sui conti correnti di tesoreria (1,5 miliardi) parzialmente compensata dall’incremento degli interessi sui buoni postali fruttiferi e dagli interessi sui prestiti internazionali.”.
PressGiochi