L’avevano denominata operazione “Green Table”, ovvero tavolo verde, perché tutta l’attività criminale della banda italo-romena finita nel mirino della Guardia di Finanza di Ascoli ruotava intorno ai tavoli da gioco
L’avevano denominata operazione “Green Table”, ovvero tavolo verde, perché tutta l’attività criminale della banda italo-romena finita nel mirino della Guardia di Finanza di Ascoli ruotava intorno ai tavoli da gioco di una bisca. Per questo motivo alla sbarra sono comparsi i quattro componenti del sodalizio che, difesi dagli avvocati Andrea Albanesi e Paolo Rossi, sono stati chiamati a rispondere di estorsione e usura.
Il blitz era scattato nel febbraio 2015, quando 50 uomini delle Fiamme Gialle del Nucleo di polizia tributaria erano entrati in azione per eseguire tre ordinanze di custodia cautelare. L’operazione si era snodata anche attraverso una decina di perquisizione domiciliari a carico di cinque indagati. Durante il blitz erano stati sequestrati titoli di credito e denaro contante per oltre 10.000 euro. L’attività investigativa era iniziata nell’ottobre 2014 nei confronti di uno degli arrestati, da tempo sotto osservazione degli investigatori. A casa di uno degli imputati erano stati rinvenuti metadone, eroina, assegni ed effetti bancari per un valore superiore ai 30.000 euro. Erano poi pervenute ulteriori denunce di persone ormai non più in grado di far fronte ai debiti di gioco ed ai forti interessi usurai, accumulati all’interno del circolo privato Europa di Porto Sant’Elpidio. E’ emersa una realtà inquietante fatta di estorsioni, minacce di morte e pestaggi.
PressGiochi
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