Pubblichiamo la nota di risposta che As.Tro ha inviato al Mattino Salerno, in seguito alla pubblicazione dell’articolo “Covid, proibite anche le slot machine, due sequestri di totem in poche ore”, scritta dall’Avv. Silvia Taraddei, Responsabile della segreteria As.Tro e diretta al Direttore Responsabile di Mattino Salerno, il Dott. Federico Monga.
Pubblichiamo la nota di risposta che As.Tro ha inviato al Mattino Salerno, in seguito alla pubblicazione dell’articolo “Covid, proibite anche le slot machine, due sequestri di totem in poche ore”, scritta dall’Avv. Silvia Taraddei, Responsabile della segreteria As.Tro e diretta al Direttore Responsabile di Mattino Salerno, il Dott. Federico Monga.
“Egr. Direttore,
Le scrivo in merito all’articolo apparso ieri dal titolo,“Covid, proibite anche le slot machine due sequestri di totem in poche ore”, per specificarLe quanto segue. L’articolo, a firma di Petronilla Carillo, cita al primo capoverso: “Il gioco ai tempi del Covid diventa due volte illegale: la prima perché gli apparecchi non sempre sono tenuti in maniera regolare, la seconda perché (in zona rossa) anche se il locale che ospita i totem resta aperto, l’area gaming non lo deve essere. (…)”.
In primo luogo è opportuno precisarLe che tutti gli apparecchi legali istallati a terra (AWP e VLT), collegati alla rete statale, sono spenti per precisa disposizione statale. L’interpretazione letterale del capoverso presuppone che l’autore dell’articolo reputi illegali i “totem” per il solo fatto che il DPCM di emanazione governativa ha predisposto la sospensione delle attività del settore del gaming nella fase di contenimento dell’emergenza pandemica. È opportuno precisarle che i “totem” sono illegali a prescindere dal fatto che il locale debba tenere chiusa la parte dedicata al gioco statale.
Lo erano prima della pandemia, lo sono oggi e fortunatamente lo saranno anche domani. Sono questi i contesti che il settore, quello legale, soffre, quello che dagli stessi congegni illegali riceve concorrenza sleale anche e soprattutto in quei territori dove le restrizioni al gioco statale arrivano fino alla totale espulsione dello stesso. Il danno è enorme e se al protrarsi delle chiusure aggiungiamo le normative locali che, spinte da motivi ideologici, stanno espellendo il gioco legale dal territorio, è facile pensare che presto i congegni illegali li troveremo in ogni dove.
Per darLe la dimensione di quanto il gioco illegale stia prendendo piede, COPREGI, organismo del quale fanno parte ADM, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, GDF e Arma dei Carabinieri, ha stimato la perdita in 22miliardi, tutti presumibilmente finiti nel circuito illegale.Tutto ciò dovrebbe far riflettere su come i punti del gioco statale siano un presidio di legalità e di contenimento di un mondo sommerso, quello criminale, pronto a riemergere ad ogni occasione.
Cordialità.”
PressGiochi
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