Secondo il Tar del Lazio l’amministrazione di Ardea dovrà rivedere il regolamento adottato dal Consiglio comunale, lo scorso 23 maggio, relativamente al gioco d’azzardo e alla tutela della fascia più
Secondo il Tar del Lazio l’amministrazione di Ardea dovrà rivedere il regolamento adottato dal Consiglio comunale, lo scorso 23 maggio, relativamente al gioco d’azzardo e alla tutela della fascia più vulnerabile della popolazione.
I giudici del tribunale amministrativo hanno accolto, infatti, la richiesta di un bar di Nuova Florida, che chiedeva la sospensione dell’efficacia e l’annullamento della delibera con la quale venivano approvate le nuove regole sulle distanze minime tra slot machine e videopoker e luoghi sensibili del territorio (scuole di ogni ordine e grado, luoghi di culto, centri ricreativi, case di cura, stazioni ferroviarie, fermate degli autobus, sportelli bancomat o simili…).
Il titolare del bar si era visto recapitare un’ordinanza di chiusura da parte del Questore di Roma perché nel suo esercizio, che si trova a meno di 500 metri da un asilo privato, ci sono alcune slot machine.
Immediato il ricorso al Tar, anche perché la multa prevista in caso di violazioni di questo genere arriva fino a 15mila euro. E i giudici, in attesa di valutare la questione nel merito, gli hanno dato ragione: troppo vago il riferimento a “scuole di ogni ordine e grado” e troppo vaghe le “esigenze” relative alle distanze minime da rispettare. Il regolamento comunale è stato quindi annullato e la sua efficacia è stata sospesa, mentre all’amministrazione 5Stelle è stato ordinato di rivalutarne i contenuti alla luce di quanto lamentato dall’esercente.
L’udienza di merito è stata fissata per il 13 ottobre 2020.
PressGiochi
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