Una tendenza in atto da qualche tempo è quella dei videogiochi per bambini, anche molto piccoli, su computer o dispositivi mobili, che non solo assolutamente adatti a loro. Un’inchiesta esclusiva
Una tendenza in atto da qualche tempo è quella dei videogiochi per bambini, anche molto piccoli, su computer o dispositivi mobili, che non solo assolutamente adatti a loro. Un’inchiesta esclusiva del quotidiano britannico The Telegraph ha svelato che ai bambini, anche in tenera età, vengono proposti veri e propri giochi d’azzardo, usando i personaggi dei cartoni animati. Responsabili di questa offerta diseducativa sono i giganti del web.
Si tratta di giochi gratuiti, già presenti nelle app degli smartphone dei tablet, proposti addirittura per bambini di 4 anni. Giochi che possono far diventare i bambini dipendenti. The Telegraph ha dedicato all’argomento una inchiesta esclusiva, mettendo sotto accusa i giganti del web e dei dispositivi mobili: Apple, Facebook e Google.
Apple, Facebook e Google offrono ai più piccoli centinaia di videogiochi gratuiti tipici dei casinò: slot machine, roulette, poker e tanti altri. Giochi che normalmente, fuori dal web, sono adatti solo ai ragazzi dai 12 anni in su, ma che sulle app vengono proposti perfino a bambini di 4 anni. Come ad esempio fa la Apple che propone Coin Mania, Farm Dozer, “il gioco più avvincente di sempre a gettoni”, che include mini slot-machine. Si tratta di un gioco molto popolare in cui un bambino di nome Ethan deve aiutare il nonno a costruire una casa e per farlo deve accumulare monete virtuali.
Giochi che non solo non sono adatti per bambini così piccoli, per tipologia ed età, ma che possono creare una elevata dipendenza. Ad attirare i più piccoli sono i personaggi che vengono rappresentati nei videogiochi: animali, icone colorate o protagonisti dei cartoni animati.
Il pericolo, denuncia il Telegraph, è che la disponibilità di questi giochi sui dispositivi mobili e sui social network rischia di creare una generazione di bambini dipendente dal gioco d’azzardo.
Non solo i bambini rischiano anche di acquistare facilmente videogiochi a pagamento, grazie alla facile accessibilità delle app e all’acquisto con un semplice click. Oppure possono passare dalla versione gratuita a quella a pagamento di uno stesso gioco, la versione “pro” con maggiori funzioni. In altri casi possono acquistare all’insaputa dei genitori gettoni virtuali per continuare il gioco. Il tutto svuotando la carta di credito dei genitori. Bambini piccoli come consumati giocatori d’azzardo.
La Apple offre 200 giochi da casinò per IPhone e IPad, di questi 117 sono considerati adatti ai bambini nonostante alcuni contengano addirittura “riferimenti all’uso di sigarette e alcol”, “contenuti blandamente sessuali” e “intense simulazioni di gioco d’azzardo”.
Il social network Facebook offre 70 giochi, senza distinzioni di età, perché comunque l’accesso al social è vietato ai minori di 13 anni, ma non ci vuole molto ad entrare anche per i più piccoli, iscrivendosi con una età maggiore o utilizzando il profilo dei genitori (ad esempio lo smartphone con l’accesso aperto a Facebook).
Google propone 250 giochi, la maggior parte dei quali sono adatti solo ai maggiori di 12 anni.
All’inizio tutti i giochi sono gratis, ma più si va avanti possono essere chiesti contributi in denaro.
Il Telegraph ha contattato le tre multinazionali per chiedere spiegazioni: Facebook ha promesso di adottare tutte le misure per tutelare i giovani; Google ha detto che le app per scommettere devono soddisfare requisiti molto alti di accesso; Apple invece non ha risposto.
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