24 Gennaio 2025 - 04:33

Apple applica una nuova categoria per le app di gioco: dovranno essere 17+

Apple ha ancora una volta preso di mira le app di gioco poiché ha cambiato la loro classificazione. A partire dal 2 agosto, tutte le app di gambling devono essere

21 Agosto 2019

Apple ha ancora una volta preso di mira le app di gioco poiché ha cambiato la loro classificazione. A partire dal 2 agosto, tutte le app di gambling devono essere 17+.

La società vuole che l’App Store sia “un posto sicuro per i minori”, motivo per cui ha applicato tali cambiamenti. Le app di gioco coinvolte sono: App nella sottocategoria Casinò e App nelle categorie Giochi o Spettacolo. Quest’ultimo riguarda quelli con gioco d’azzardo simulato frequente / intenso.

Coloro che hanno app di gioco d’azzardo in tali categorie dovranno inserire un numero di classificazione della valutazione dal comitato di valutazione e amministrazione del gioco in App Store Connect.

Apple ha schiaffeggiato gli operatori di giochi mobili con un duro aggiornamento delle normative che mette in pericolo la loro attività anche recentemente. A partire dal 3 settembre, tutte le aziende devono riqualificare le proprie app in modo specifico per iOS. Nell’App Store da quella data saranno consentite solo le app sviluppate appositamente per tale sistema operativo, e quindi dovranno essere rielaborate ad hoc.

I giochi HTML5 distribuiti all’interno delle app “potrebbero non fornire accesso a giochi con denaro reale, lotterie o donazioni di beneficenza”, affermano le linee guida. “Inoltre, potrebbero non supportare il commercio digitale.”

Gli operatori di giochi mobili potrebbero dover investire un sacco di tempo e denaro per conformarsi prima della scadenza. Tre mesi per creare da zero un’app di scommesse sportive nativa completa per un grande operatore è un’impresa enorme e potenzialmente non realistica.

PressGiochi

 

Fonte immagine: FILE PHOTO: An Apple logo hangs above the entrance to the Apple store on 5th Avenue in the Manhattan borough of New York City, July 21, 2015. REUTERS/Mike Segar/File Photo