23 Novembre 2024 - 10:34

Appassionati di gaming in Italia: gli uomini giocano fino a 34 anni, le donne fino a 24

La ricerca Female Gamers vs Male Gamers, aggiornata a settembre 2022, ha lo scopo di permettere ai brand di identificare con chiarezza l’attuale target di riferimento per il settore del

28 Novembre 2022

La ricerca Female Gamers vs Male Gamers, aggiornata a settembre 2022, ha lo scopo di permettere ai brand di identificare con chiarezza l’attuale target di riferimento per il settore del gaming in Italia. La ricerca è presentata dall’Osservatorio Italiano Esports, il primo network B2B in Italia che raduna gli operatori del settore, e sviluppata Soprism, società specializzata in ricerche di mercato e monitoring partner dell’OIES.

Nel report vengono mostrati diversi dati interessanti riguardo ai gamer italiani. In cosa differiscono le gamer donne rispetto agli uomini? Quali sono invece i dati e le preferenze che le due categorie hanno in comune?

Come primo dato, è importante capire come si suddividono le due categorie dal punto di vista demografico: sul totale di 5 milioni, sono 1,2 milioni (24%) le donne interessate al gaming e 3,8 milioni (76%) gli uomini. Un’importante differenza tra i due gruppi è nell’età di fruizione dei videogiochi. Le donne appassionate di gaming si concentrano per la maggior parte nella fascia d’età 18-24 anni, mentre gli uomini arrivano fino ai 34 anni.

Tra le regioni a maggior concentrazione di appassionati gamer uomini spicca il Veneto, mentre per le donne le regioni principali sono Lazio e Sicilia. Lombardia, Campania ed Emilia Romagna invece sono terreni comuni.

Quali sono i segmenti in comune tra le due categorie? Entrambe sono cinofile, appassionate di musica e festival, amano gli animali e si interessano ai nuovi business. Passando invece alle differenze, segmenti come l’investitore, l’appassionato di attività all’aperto e di cultura sono più riconducibili alla sfera maschile, mentre a quella femminile appartengono l’amante dell’adrenalina, il pro-macchina (e quindi anti-trasporti pubblici) e l’anti-pubblicità.

Dal punto di vista delle preferenze sui principali videogiochi, le differenze tra uomini e donne non sono così marcate, se non per alcuni titoli come Fortnite (il 60% dei male gamers è interessato, contro il 46% delle female gamers) e Fifa (55% dei gamer uomini vs 39% delle gamer donne). È interessante notare come l’unico videogioco con più preferenza in percentuale da parte delle donne (56% contro il 52% degli uomini) è l’MMORPG World of Warcraft.

Per quanto riguarda l’affinità con le piattaforme di streaming, la principale differenza si manifesta su Netflix: il 65% delle gamer segue la piattaforma, contro il 50% della controparte maschile. Le altre piattaforme presentano sono equilibrate, con una leggera maggioranza in percentuale per gli uomini gamer.

Il social network a cui le due categorie sono più sensibili è WhatsApp, mentre Snapchat presenta un opportunity score (ovvero il risultato dell’incrocio tra la penetrazione della target audience, la selettività e la penetrazione del criterio rispetto a se stesso) molto più alto nelle donne rispetto agli uomini.

La ricerca condotta in collaborazione con SOPRISM si aggiunge a quelle già disponibili nel Centro Studi Nazionale Esports dell’OIES, l’unico database in Italia che raccoglie tutti i dati più importanti nell’industria esportiva.

 

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