Ieri, il Consiglio di amministrazione del Celva, il Consorzio degli enti locali valdostani, ha approvato lo schema di regolamento comunale su sale giochi e spazi per il gioco legale. Il
Ieri, il Consiglio di amministrazione del Celva, il Consorzio degli enti locali valdostani, ha approvato lo schema di regolamento comunale su sale giochi e spazi per il gioco legale. Il regolamento tipo nasce dopo che alcuni Comuni, tra cui Aosta, avevano adottato un atto comunale recependo la legge regionale sulle azzardopatie. Per evitare un’applicazione dei limiti a macchia di leopardo, che comporta la migrazione dei giocatori da un paese al vicino, si è deciso di condividere il regolamento al Celva, per la «consapevolezza di dover adottare un provvedimento a tutela della comunità, volto a limitare l’uso degli apparecchi da gioco d’azzardo leciti, promuovendo i comportamenti virtuosi e gli stili di vita sani».
Il regolamento limita a otto ore al giorno il funzionamento massimo degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro, con una previsione identica su tutto il territorio. Le fasce orarie di gioco andranno dalle 9,30 alle 11,30, dalle 15 alle 18 e dalle 21 alle 24 di tutti i giorni, compresi i festivi. Inoltre, per l’apertura, il trasferimento o l’ampliamento di sale giochi e spazi per il gioco, è prevista la presentazione di una Scia, segnalazione certificata di inizio attività, al Comune, per consentire l’accertamento da parte dei Comuni dei requisiti fissati dalla legge regionale per l’esercizio di nuove sale da gioco e di nuovi spazi per il gioco: i limiti prevedono una distanza non inferiore a 500 metri da scuole, spazi culturali, ricreativi o sportivi, strutture sanitarie o socioassistenziali o altri luoghi sensibili che ogni giunta comunale potrà determinare.
“Siamo consapevoli del dramma che colpisce anche la nostra comunità, e abbiamo voluto fornire un supporto specifico a tutti i sindaci, affinché possano disporre di strumenti comuni per il contrasto all’azzardopatia – dice Riccardo Bieller, sindaco di Pré-Saint-Didier e responsabile politico del tema per il Cpel -. Arriviamo alla conclusione di un lavoro svolto negli ultimi mesi da un gruppo di lavoro tecnico, coordinato dal Celva e composto anche dall’Usl e dai Comuni di Aosta, Châtillon e Valtournenche. L’obiettivo condiviso da tutto il Cda è porre un argine alla disponibilità illimitata o quasi, delle offerte di gioco, con particolare attenzione alla tutela dei giovani e delle fasce più deboli della popolazione, attratti dall’illusione di una vincita facile”.
PressGiochi
Fonte immagine: Municipio - Comune Aosta (3)