Non è il semplice cambio di calendario che possa improvvisamente aprire le finestre sugli scenari evolutivi di un settore come il gaming che, al contrario, sfrutta giorno dopo giorno le
Non è il semplice cambio di calendario che possa improvvisamente aprire le finestre sugli scenari evolutivi di un settore come il gaming che, al contrario, sfrutta giorno dopo giorno le innovazioni tecnologiche col primario obiettivo di creare esperienze sempre più immersive, sicure e incentrate sul giocatore.
L’intelligenza artificiale prima di tutto. E’ questo lo strumento che, più di ogni altro, è in grado di stravolgere gli standard tradizionali del gioco a vincita e che, col suo rapidissimo sviluppo, nel breve periodo andrà a prospettarci applicazioni che oggi possiamo solo ipotizzare. Alla base, deve esserci un progressivo miglioramento della fase di raccolta e di analisi dei dati di gioco, anche in prospettiva di anticipare i temi e le funzionalità che avranno più successo in futuro. Il principale tavolo di sfida è quello della personalizzazione: creare giochi che si adattano in tempo reale al comportamento di un giocatore, modificando la difficoltà, offrendo bonus personalizzati e promozioni mirate, e consigliando nuove esperienze. Il percorso è già avviato e nel 2025 compirà ulteriori passi avanti, probabilmente nella prospettiva di automatizzare completamente questi processi.
Al tempo stesso, l’analisi predittiva consente agli operatori di utilizzare gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale per favorire il gioco responsabile, rilevando i modelli che sottendono i comportamenti problematici. Questi strumenti consentono interventi in tempo reale, rendendo il gioco più sicuro e piacevole.
A valle di tutto ciò, comunque, il fattore umano non potrà sparire del tutto. Anzi, per entrare davvero in contatto con i giocatori e creare fiducia, bisogna creare contenuti pertinenti e localizzati; lavoro che può essere svolto soltanto da esseri umani.
Inoltre, vedremo l’evolversi di misure di sicurezza informatica avanzate, come l’autenticazione multifattoriale, il rilevamento delle frodi tramite apprendimento automatico e la trasparenza della blockchain. In questo ambito, riveste importanza fondamentale anche l’ampliamento delle capacità di elaborazione dei pagamenti, supportando la gestione di volumi crescenti di transazioni senza compromettere le prestazioni, e permettendo agli operatori di adattarsi con agilità alle richieste del mercato e alle aspettative dei clienti. L’Open Banking consente transazioni istantanee e sicure, mentre l’integrazione delle criptovalute attrae un pubblico orientato alla tecnologia.
L’integrazione della criptovaluta nei casino online è già molto diffusa, e man mano che le normative globali sui metodi di pagamento digitali andranno a evolversi, il loro ruolo nel settore del gaming non potrà che rafforzarsi. E’ altresì degna di nota l’ascesa dei casinò PayPal, poiché molti giocatori preferiscono la sicurezza e la facilità delle transazioni offerte dalla piattaforma.
Sul versante del gameplay, non si attendono particolari novità rispetto ai temi tradizionali, quanto piuttosto l’incremento delle possibilità di setting da parte del giocatore, un più coraggioso approccio con la gamification e un maggiore interesse per i crash games.
Quanto al primo punto abbiamo già visto sul mercato funzionalità che consentono di regolare le proprie probabilità di vincita e di selezionare il livello di rischio desiderato. In tal modo, i giocatori potranno crearsi la loro comfort zone a seconda delle circostanze e avere una maggiore padronanza del gioco. E siamo certi che su questa scia si innesteranno altre opzioni avvincenti.
Di gamification – ovvero dell’adozione da parte dei giochi da casino di elementi tratti dai videogiochi – se ne parla ormai da anni, tanto che non può più essere considerata una novità. Però, solo di recente hanno cominciato a moltiplicarsi proposte di piattaforme, perfettamente integrabili con quelle di terzi, grazie alle quali gli operatori possono personalizzare un numero illimitato di opzioni di branding, marketing, promozione e regalo, che possono comprendere funzionalità torneo e classifiche, contenuti sbloccabili, missioni con premi speciali, integrazione coi social, estrazioni virtuali, ecc. La gamification però non contempla l’adozione di elementi di abilità (il discorso è riferito alle slot), percorso quasi del tutto abbandonato dalle aziende di produzione dopo qualche sporadico tentativo andato a male, ma la creatività dei reparti R&D andrà ad estendersi alla creazione di veri e propri storyboard, che muteranno di volta in volta gli scenari di gioco e gli obiettivi da raggiungere.
Naturalmente la gamification riguarda anche le scommesse sportive. In futuro, ci si concentrerà principalmente sulla creazione di funzionalità e tecniche che consentano agli appassionati di scommesse sportive di condividere le proprie storie di successo all’interno del loro speciale gruppo sociale. Le entusiasmanti comunità sociali diventeranno parte integrante delle app di scommesse, dando alle persone l’opportunità di unirsi sotto il loro amore condiviso per le scommesse sportive. Un’altra tecnica già utilizzata in questo campo e che avrà importanti sviluppi è quella di sbloccare ricompense semplicemente accedendo al proprio account di scommesse sportive o girando la ruota della fortuna dopo aver piazzato una scommessa. Dopo di che, l’utente potrebbe ricevere occasionalmente delle mistery card per giocate bonus e altri incentivi accattivanti.
Altrettanto efficace per gli operatori è introdurre elementi di gamification con un focus sociale; ad esempio, consentendo ai giocatori di ottenere follower quando piazzano una scommessa e mostrare quante persone hanno fatto la stessa scommessa, ed anche di unirsi in una chat room con altri che hanno fatto la stessa scommessa.
Il terzo punto, quello dei crash games, altrimenti detti quick games – che consistono nel puntare su un determinato evento, come l’incremento di un moltiplicatore, e incassare la vincita prima che tale evento giunga a uno stop, o a un “crash” per l’appunto, improvviso – è molto interessante e destinato anch’esso ad evolversi, Italia compresa, avendo conquistato spazio su diversi portali. In pochi pensavano che quando uscì il primo crash game a soldi, l’Aviator, ne sarebbe nato un filone ricco di varianti, con possibilità di estensione illimitate. Forse è ancora presto per uno sbarco di questi giochi nel settore EGM, ma col tempo ciò probabilmente accadrà, perché i giovani che li giocano online vorranno sperimentarli all’interno delle sale creandosi un contesto di esclusività.
Non da ultimo, va rilevata la tendenza dei progettisti dei portali di gioco alla metodologia mobile-first, vale a dire realizzare un’esperienza web pensata e creata per i display mobili, in risposta al loro sempre maggiore utilizzo da parte degli utenti, rispetto al pc tradizionale. Dunque, si prospetta un capovolgimento di fronte: mentre fino a poco tempo fa web designers e programmatori costruivano i loro siti in funzione del desktop, rendendoli poi adattabili a tutte le dimensioni, con l’approccio mobile first si punta all’essenziale, partendo da un’ottica smart e snella, senza per questo risultare meno gradevole sul piano estetico.
Marco Cerigioni – PressGiochi MAG
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