Oggi 22 gennaio le principali associazioni del settore del gioco da intrattenimento – tra cui Federamusement-Confesercenti, Consorzio FEE, Acmi/SGI Confindustria, New Asgi Italia, Anbi, Astro, Anesv, Fondazione Tellus, Consorzio Family
Oggi 22 gennaio le principali associazioni del settore del gioco da intrattenimento – tra cui Federamusement-Confesercenti, Consorzio FEE, Acmi/SGI Confindustria, New Asgi Italia, Anbi, Astro, Anesv, Fondazione Tellus, Consorzio Family Entertainment Expo, Leisure Group Italia, Promoberg – hanno organizzato una conferenza stampa presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati di Palazzo Montecitorio. Durante l’incontro è stata discussa la situazione del comparto del gioco da intrattenimento.
La conferenza stampa ha anticipato alcuni dei temi che saranno trattati in occasione del convegno dal titolo “Ruolo sociale, economico e industriale del gioco da intrattenimento in Italia” che si terrà il 25 febbraio durante FEEXPO, in programma alla fiera di Bergamo dal 25 al 27 febbraio.
Hanno preso parte al consesso le principali istituzioni e stakeholder di riferimento: l’Onorevole Andrea Dara; Mauro Bussoni, Segretario Generale Confesercenti; Alessandro Lama, Presidente Federamusement e Fondazione Tellus; Elisabetta Scala, Vicepresidente MOIGE (Movimento Italiano Genitori); Roberta Guglielmetti, Professore Ordinario Dipartimento di Economia Aziendale Uniroma 3; Tiziano Tredese, presidente del Consorzio FEE; Gennaro Parlati, Presidente ACMI/SGI Confindustria e Luciano Patelli, Presidente di Promoberg.
La conferenza ha inizio con una breve introduzione dell’Onorevole Dara: “Sono contento di avervi qui come ospiti alla camera dei deputati per discutere del settore del gioco da intrattenimento. Per via del mio doppio ruolo di parlamentare e vicesindaco di un comune ho spesso a che fare con questo settore e sopratutto con i problemi di esclusione sociale sul territorio. Auspico in futuro una maggiore partecipazione e coinvolgimento da parte dei comuni per collaborare con le associazioni del settore.”
Ad intervenire è poi Mauro Bussoni: “Conferesercenti si occupa delle analisi sulle attività imprenditoriali. In particolare si conducono indagini su come vanno le attività d’impresa e cosa possiamo fare per sostenerle. Ce ne occupiamo anche dal punto di vista sociale e laddove vengono a mancare determinati servizi allora denunciamo che vengono a mancare punti sociali importanti riguardanti tutte le fasce d’età. I bambini hanno bisogno di giocare: il gioco sviluppa l’immaginazione, la curiosità e insegna ad accettare le sfide. Si tratta di un investimento nei confronti dei bambini. La fiera di Bergamo porta avanti un’iniziativa importante che ha come scopo di sottolineare che ci sono imprese che devono essere sostenute al di là di ciò che possano rendere dal punto di vista economico perché importanti dal punto di vista sociale”.
È poi il turno di Tiziano Tredese, presidente Consorzio FEE al quale viene domandato di presentare la nuova edizione di FEEXPO che si terrà tra il 25 e il 27 febbraio 2025 a Bergamo: “ Sono presidente dell’organizzazione FEE organizzatrice di questa bellissima fiera che sta avendo un grande successo anche a livello europeo. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una grande espansione, ciò significa che gli espositori e i produttori di gioco in Italia stanno credendo sempre di più in questa iniziativa e in un’idea di gioco fatto per la famiglia. Questo concetto sembra essere condiviso in tutto il mondo: le fiere più importanti al mondo trattano dell’amusement onnicomprensivo :giochi per bambini e giochi virtuali. La nuova visione del gioco in Italia e in tutto il mondo sta prendendo questa direzione: creare giochi per la famiglia. Questa è la nostra missione e il lavoro che stiamo facendo. Il nostro interesse è far tornare l’industria italiana allo splendore di 20 anni fa. Vorremmo tornare ad essere noi i produttori di gioco per la famiglia con delle importanti aziende italiane e non solo estere”.
Interviene poi la vicepresidente di MOIGE, Elisabetta Scala:“Ringraziamo i rappresentanti del settore per questa collaborazione, è un tipo di collaborazione in cui crediamo molto. MOIGE si occupa di supportare i genitori nella tutela dei figli minori. Noi pensiamo che il gioco sia un intrattenimento sano e fondamentale nella crescita dei nostri figli, se svolto in famiglia e con coetanei in luoghi sani e controllati che trasmettono valori positivi. Alla fiera di Bergamo saremo presenti con il centro mobile di prevenzione di bullismo e cyberbullismo composto da esperti che danno informazioni e consulenza su questi temi ai genitori. Il divertimento sano si può conseguire coinvolgendo tutte le parti: famiglie, istituzioni e associazioni di settore.”
Molto interessanti poi i dati della ricerca condotta da Roberta Guglielmetti, professore ordinario dipartimento di economia aziendale Uniroma 3: “ Abbiamo condotto una ricerca molto attenta sul settore dell’intrattenimento durata per ben due anni. Si tratta di una ricerca scientificamente rigorosa e suddivisa prinicpalmente in tre fasi:
Successivamente interviene Alessandro Lama, al quale viene domandato quale è il segnale che lancia la fiera di Bergamo al mercato: “Prima di tutto vorrei fare una premessa: vorrei proporre di organizzare durante la fiera una tavola rotonda – extra-convegno – con le figure più importanti per il settore dell’intrattenimento ADM, CNRR, MOIGE, Università e associazioni di settore su quale percorso proseguire per sviluppare questo settore.Il convegno ‘Ruolo sociale, economico e industriale del gioco da intrattenimento in Italia’ è una prima opportunità di ragionamento in questo senso.
La fiera di Bergamo è una valida alternativa nazionale ad altre realtà che non ci rapprsentano ed è diventata nel tempo un evento importantissimo. Rappresenta un settore che deve avere una propria dignità perché è un settore essenziale per la strutura sociale ed è distribuito su tutto il territorio, ci lavorano famiglie. Si compone di grandi industrie ma anche di piccole attività gestite da famiglie che da decenni portavano avanti l’attività sul territorio e conoscono i loro clienti personalmente. È importante però che il gioco venga organizzato in modo sicuro. Noi siamo il primo baluardo per interrompere percorsi che possono portare ad altre realtà illecite.
La tavola rotonda permetterà di affrontare temi teorici e poi ci sarà da fare un percorso insieme per mantenere la nostra posizione sul mercato e nel tessuto sociale come punto essenziale per poter far felici bambini, nonni e famiglie nelle sale gioco, che è il vero nostro strument di pagmento per il lavoro che facciamo quotidianamente”.
Le tematiche affrontate al convegno sarano principalmente la socializzazione, il made in italy – le giostre italiane sono famose in tutto il mondo, un tempo eravamo i primi al mondo ma ora esistono poche imprese che si occupano di questo in Italia ed è quindi necessario rifondare questo percorso- l’industrializzazione, la forza etica del comparto e l’occupazione.
Molti degli espositori presenti alla fiera di Bergamo sono del sud Italia, infatti stiamo pensando ad una possibile seconda fiera nazionale a Napoli.
Sono le piccole e medie imprese gestite da famiglie che gantiscono la qualità dell’offerta ed hanno interesse nel fare le cose fatte bene”.
Infine prende la parola Gennaro Parlati:“La fiera non ha fatto un salto di qualità, è meglio dire che il settore ha avuto una presa di coscienza. Per troppi anni siamo stati abituati ad essere i più critici nei nostri confronti e a non credere nelle possibilità del nostro settore. Per la prima volta non si parla solo di economia, ma anche di famiglia. È necessario parlarne perché questo fa parte del nostro vivere quotidiano. Il recupero della socializzazione è il risultato più bello che potremmo ottenere nei prossimi anni. Se vogliamo fare del bene ai ragazzi e ai consumatori dobbiamo sviscerare i numeri presentati dai precedenti relatori. Sono numeri fondamentali che dobbiamo conoscere tutti. Solo con lo conoscenza di questi dati e un nostro effettivo contributo potremmo recuperare la socialità.
La tecnologia che nasce come aiuto per l’essere umano, sta forse diventando l’arma peggiore contro di noi e abbiamo la necessità di recuperare spazi per i ragazzi e le sale gioco sul territorio rappresentano una sentinella. Lavoriamo inseme per contribuire ad un recupero del territorio e della socialità.
Si è sempre guardato a questo settore dal punto di vista economico e questo nel tempo ci ha danneggiati. Noi come settore in primis ci dobbiamo credere. Fino ad ora gli operatori non hanno capito l’importanza di cambiare regime e punto di vista: dobbiamo prendere coscienza del fatto che siamo un settore fondamentale. Siamo un’industria a tutto tondo e contribuiamo con professionalità ed esperienza a investimenti e tecnologie. Siamo presenti sul territorio e possiamo contribuire al bene del paese.”
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