“Appare ancora molto lontano dagli interventi di cui l’intero settore del gioco di puro intrattenimento, a giudizio degli operatori, ha bisogno da anni. Le imprese del comparto già da diversi
“Appare ancora molto lontano dagli interventi di cui l’intero settore del gioco di puro intrattenimento, a giudizio degli operatori, ha bisogno da anni. Le imprese del comparto già da diversi anni stanno vivendo una fortissima crisi dovuta anche alle resistenze di molti produttori mondiali ad adeguarsi alla normativa in materia di certificazione del prodotto, ritenuta dai più grandi produttori stranieri eccessiva, cui si sommano di scelte a livello locale che hanno penalizzato le sale giochi e gli apparecchi da gioco, per evidenti pregiudizi anche nei confronti dell’amusement”.
Sono queste le parole con le quali scrive la Federazione Amusement Confesercenti presieduta da Alessandro Lama e la Sapar guidata da Domenico Distante nella memoria presentata all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per una revisione delle regole tecniche dell’amusement.
“Deve essere rilevato – puntualizzano – che oggettivamente rispetto alle nuove generazioni, i c.d. “nativi digitali”, gli apparecchi non hanno più la stessa capacità di attrazione, tenuto conto dell’enorme offerta sia sulle consolle da casa che on-line, fattore che deve impegnare sia a livello conoscitivo e regolatorio, tanto gli operatori quanto il legislatore e l’Agenzia, per strutturare una offerta più competitiva e sicura che crei le premesse per la crescita del settore, in piena sicurezza per gli utenti. A giudizio di queste Associazioni occorre conciliare infatti la tutela dei bambini, maggiori destinatari delle attività in questione, con la tutela delle imprese del settore che con una professionalità ormai sedimentata negli anni”.
Si ritiene che siano urgenti ed essenziali quantomeno i seguenti interventi:
Detti apparecchi, che già il Tulps prevede possano funzionare a moneta, gettone o tramite cashless, a nostro avviso non dovranno poter prevedere la presenza di algoritmi ai fini dell’emissione di tickets.
Riteniamo per gli apparecchi di cui all’art. 110 comma 7 a del Tulps un aumento del costo partita ed una revisione del rapporto tra costo della partita e valore dei premi (attualmente di uno a venti) che renda sostenibile per le aziende l’attività.
3.Regole tecniche degli apparecchi di cui all’art.110 comma 7 lett.c – Riteniamo che, al fine di consentire l’evoluzione tecnologica del settore, debba essere consentita in sede di definizione delle regole tecniche degli apparecchi di cui all’art.110 comma 7 lett.c la modalità di gioco attraverso la connettività on line.
Nella medesima ottica di semplificazione non dovrà essere previsto l’esame del codice sorgente per apparecchi come quelli di cui al comma 7 lett. a) dell’art. 110 Tulps o per apparecchi utilizzati a tempo o a scopo (Es. basket).
In base al Libro Blu Adm 2020 negli ultimi 5 anni il numero degli apparecchi di cui all’art.110 comma 7 del Tulps installati è sceso considerevolmente (dai 108.669 del 2015 ai 97.355 del 2019) attuali cosicché la capacità di fare reddito di tali apparecchi è notevolmente diminuita. Stante inoltre la situazione economica delle imprese di settore, anche futura a seguito del fenomeno pandemico in atto, si ritiene assolutamente urgente prevedere una riduzione degli imponibili attualmente vigenti. Comunque riteniamo da superare l’attuale sistema impositivo nell’ottica della sottoposizione del settore alla sola Iva sugli incassi. Si impongono, a nostro avviso, inoltre aggiornamenti in ordine al sistema della quietanza di pagamento che potrebbe essere sostituita da una bollinatura, nonché in riferimento alla procedura di sospensione dei nulla osta affidata ad un sistema operativo ormai desueto (riconsegna materiale dei nulla osta presso gli uffici).
PressGiochi
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