Dall’avvento della regolamentazione del gioco lecito con vincita in denaro e contestualmente del gioco senza vincita in denaro, nella nostra esperienza abbiamo potuto constatare che i due comparti si sono
Dall’avvento della regolamentazione del gioco lecito con vincita in denaro e contestualmente del gioco senza vincita in denaro, nella nostra esperienza abbiamo potuto constatare che i due comparti si sono allontanati tra loro sempre più nel corso del tempo.
Ad affermarlo è l’ANBI, Associazione Nazionale Bowling e Intrattenimento, che in collaborazione con ASGI ha presentato le proprie proposte per una riforma dei giochi di puro intrattenimento all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
“Ribadiamo – afferma – quanto da tempo il mondo del bowling italiano sia sensibile e attivo nei riguardi delle famiglie spesso con iniziative mirate verso giovani e meno giovani, verso il mondo della disabilità e della scuola. Molta parte del nostro operare da molti anni è stato orientato a rispondere ai bisogni di questi soggetti incontrando ampia soddisfazione.
Le attività connesse al gioco lecito sono presenti in maniera marginale nelle nostre strutture (circa il 20%), mentre oltre a essere presente nel 100% dei nostri centri, la sala giochi per famiglia è uno dei pilastri portanti della nostra attività insieme a bowling, biliardo e ristorazione. In quanto testimoni in prima persona di quanto sia distante il target di riferimento e la tipologia di lavoro delle due diverse branche legate agli articoli 86 e 88 del TULPS, crediamo opportuno inserire in tale discussione il nostro parere informato per sottolineare il difficile momento che il settore bowling sale giochi per famiglia sta attraversando, ritenuto estremamente importante per la sopravvivenza del settore.
Ci permettiamo di sottolineare che dall’avvento della regolamentazione del gioco lecito con vincita in denaro e contestualmente del gioco senza vincita in denaro, nella nostra esperienza abbiamo potuto constatare che i due comparti si sono allontanati tra loro sempre più nel corso del tempo. Distinti non solo negli spazi all’interno dei nostri impianti dove raramente convivono, ma frequentati da una clientela totalmente diversa. Sottolineiamo la necessità della regolamentazione dell’accesso al gioco senza denaro anche attraverso l’indicazione precisa dell’età consigliata per il suo utilizzo che possa essere segnalata dai costruttori e confermata da Monopoli. In particolare per quanto concerne le ticket redemption, che già il TULPS prevede possano funzionare a moneta, gettone o tramite cashless, a nostro avviso, al fine dell’erogazione dei ticket, in riferimento alla normativa già prevista dall’art. 110 comma 7a del TULPS, si possa prevedere che ogni apparecchio possa erogare una quantità massima di ticket pari a 20 volte il valore della giocata.
Inoltre – conclude – sarà importante a nostro avviso uniformarci alle regole di importazione e omologa in vigore negli altri stati europei e nel resto del mondo, superando l’esigenza da parte dello Stato dell’ottenimento del codice sorgente dai costruttori, rallentati e limitati nel tempo e nella scelta, a provvedere all’acquisizione di nuovi prodotti. In occasione di manifestazioni fieristiche internazionali i nostri operatori non possono provvedere autonomamente nella ricerca e acquisizione di novità. Concordiamo su quanto rilevato nel documento citato e ci permettiamo di suggerire la semplice proposta della distinzione in due quote, stagionale e annuale.
PressGiochi
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