23 Novembre 2024 - 11:41

Amazon sotto tiro per le app di casino social

Un residente del Nevada. che ha dichiarato di essere dipendente da giochi di slot online illegali, accusa Amazon di offrire più di 30 app di casinò illegali ai consumatori in

14 Novembre 2023

Un residente del Nevada. che ha dichiarato di essere dipendente da giochi di slot online illegali, accusa Amazon di offrire più di 30 app di casinò illegali ai consumatori in una “partnership pericolosa” con i casinò virtuali, e per questo ha intentato un’azione legale contro il colosso della distribuzione via internet.

A suo avviso, Amazon.com ha guadagnato miliardi di dollari attraverso una “impresa di gioco d’azzardo illegale su Internet”, distribuendo app in stile casino ed elaborando pagamenti per chip virtuali, sostiene una nuova azione legale collettiva proposta dai consumatori.

La denuncia cita una sentenza della Corte d’appello degli Stati Uniti del 2018 che ha ritenuto illegali le app di “casino sociale” ai sensi della legge sul gioco d’azzardo dello stato di Washington.

Amazon e i casino social “hanno trovato un modo per introdurre di nascosto le slot machine nelle case dei consumatori di tutti gli Stati Uniti, 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana e 365 giorni all’anno”, si legge nella causa.

Nessun commento da parte di Amazon, che si sente abbastanza protetta dal fatto che i suoi giochi sono tutti gratuiti e non generano pagamenti in contanti. Gli utenti  possono vincere gettoni virtuali e devono acquistarne altri per continuare a giocare.

La causa afferma che “nonostante sappia che i casino sociali sono illegali, Amazon continua a mantenere un interesse finanziario del 30%  mediando i giochi di slot machine, indirizzando i clienti verso di loro e agendo come banca”.

Gli avvocati del querelante hanno stimato che la dimensione del mercato sia di “decine di migliaia di consumatori”.

La causa arriva mentre Apple, Meta e Google stanno contestando l’ordinanza del 2022 di un giudice federale della California secondo cui potrebbero essere ritenuti responsabili per l’elaborazione dei pagamenti con chip virtuali che fanno parte delle app dei casinò social. Gli appelli sono pendenti presso la 9a Corte d’Appello del Circuito degli Stati Uniti con sede a San Francisco.

 

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