All’interno della Snai ancora forti tensioni per il futuro dei dipendenti, previsti scioperi

In questi giorni si stanno svolgendo incontri tra la Snai spa, rappresentata dall’amministratore delegato Fabio Schiavolin e dalla direttrice del personale Lavinia Pupelli e i rappresentanti dei lavoratori Narcisa Pellegrini, Mauro Rossi e Massimiliano Bindocci sul futuro della sede di Porcari ed in generale sulla “razionalizzazione” interna delle diverse sedi e dei dipendenti.  A quanto sembra non ci saranno licenziamenti, ma sono possibili diversi trasferimenti, cosa che sta provocando le proteste dei lavoratori. “Hanno detto che adesso saranno allestiti dei tavoli tecnici settore per settore dopodiché saranno decisi i numeri dei trasferimenti–ha dichiarato la rappresentate Rsu Narcisa Pellegrini-  Mercoledì prossimo davanti alla Snai ci sarà, in occasione dello sciopero nazionale, un presidio di lavoratori di quattro ore di sciopero, ma le allungheremo a otto fino a sera per protestare”. Snai nel precedente incontro aveva ribadito che “il processo di integrazione è finalizzato a rendere maggiormente efficiente a nuova organizzazione anche in considerazione della difficile situazione finanziaria passata, questo al fine di garantire la continuità aziendale e per riuscire mantenere una posizione di leadership in un mercato sempre più competitivo e difficile”. Infatti,  Snai viene da alcuni esercizi finanziari negativi e per rilanciarsi, deve affrontare un programma di riorganizzazione per garantire economie di scala con le aziende incorporate: dal contratto per le telecomunicazioni, ai fornitori fino alle sedi. “Ma ad essere toccata- aveva promesso l’amministratore delegato- non sarà la sede di Porcari. Semmai si ridurranno da due ad una le sedi di Milano e da tre ad una quelle di Roma”.

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