Con 800.000 presenze da 70 nazioni e oltre 170 aziende sponsor il Meeting di Comunione e Liberazione anche quest’anno apre i battenti a Rimini. Quest’anno sancisce la nascita di una
Con 800.000 presenze da 70 nazioni e oltre 170 aziende sponsor il Meeting di Comunione e Liberazione anche quest’anno apre i battenti a Rimini. Quest’anno sancisce la nascita di una Cl tutt’altro che sovraesposta, meno portata all’ostentazione e che, soprattutto, per supportare le sue ragioni non ha bisogno di trovare a tutti i costi un avversario. Anzi. ‘Tu sei un bene per me’ è il tema che guida la manifestazione diretta da don Julián Carrón che sta tentando di delineare un profondo cambiamento in CL.
Da cronisti, tuttavia, dopo le infinite polemiche sollevate lo scorso anno sulla partecipazione di grandi aziende dell’azzardo italiano, non possiamo non notare la mancanza quest’anno dei rappresentanti del settore del gioco pubblico. Manca Lottomatica che nel 2015 aveva partecipato con ben 400 mq di stand dal valore di oltre 200 mila euro.
Quest’anno una parte degli sponsor sembrerebbe aver avuto il braccino corto e ridotto i contributi, come le aziende di giochi-scommesse che non compaiono più nella lista dei finanziatori e come invece sia sostenuta con maggiore vigore l’operazione di fundraising. Scelta strategica degli organizzatori o risposta del mercato dopo le polemiche dello scorso anno: chissa?
Ad «accogliere con gaudio» questo dato di fatto l’economista Luigino Bruni, secondo il quale è un bene «la decisione del Meeting di non “aprire” più le porte alle sponsorizzazioni del gioco d’azzardo. Un bel segno e il segno che le cose si possono cambiare».
PressGiochi