Non è servito a nulla dimostrare che il content creator aveva guadagnato tramite Youtube solo 1.000 euro. Agcom è stata obbligata a irrogare la sanzione minima di 50.000 euro.
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha emesso una multa di 50.000 euro nei confronti di un content creator operante sulla piattaforma YouTube, accusato di aver violato l’articolo 9 del Decreto Dignità. La sanzione è stata irrogata per la diffusione di contenuti pubblicitari vietati, che promuovevano giochi e scommesse online con vincite in denaro. In particolare, i video pubblicati dal canale “Mondo Snack” sono stati ritenuti responsabili di promuovere attività di gioco d’azzardo, in violazione del divieto assoluto di pubblicità relativo a giochi e scommesse con vincite in denaro.
Tra il 2 agosto 2022 e il 17 marzo 2023, l’Autorità ha ricevuto numerose segnalazioni relative a presunte violazioni dell’art. 9 del Decreto Dignità, compiute da content creator su piattaforme come YouTube. Queste segnalazioni sono state oggetto di un’indagine avviata dal gruppo di lavoro istituito dall’Autorità, con un focus specifico sulla diffusione di contenuti promozionali riguardanti giochi e scommesse online. L’indagine ha portato ad un procedimento sanzionatorio contro Google Ireland Limited, responsabile della gestione della piattaforma YouTube, per le violazioni compiute da diversi content creator.
Nel corso delle indagini, è stato identificato il canale YouTube “Mondo Snack”, che è stato accusato di promuovere in maniera indebita giochi con vincite in denaro. L’Autorità ha richiesto a Google Ireland Limited, attraverso una nota del 13 giugno 2023, di fornire gli identificativi dei content creator coinvolti, per un’indagine approfondita, che ha coinvolto anche il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza. Questa fase ha portato all’identificazione della Ditta Individuale dietro il canale “Mondo Snack”.
A seguito degli accertamenti, l’Autorità ha emesso un atto di contestazione nei confronti della Ditta Individuale, addebitando la violazione dell’articolo 9 del Decreto Dignità. I video del canale “Mondo Snack” sono stati ritenuti promozionali in quanto incoraggiavano la partecipazione a giochi e scommesse online, violando il divieto di pubblicità di giochi con vincite in denaro stabilito dalla legge. La violazione si riferisce al fatto che i contenuti non si limitavano a informare, ma promuovevano attivamente il gioco d’azzardo. L’Autorità ha quindi avviato un procedimento per l’imposizione di una sanzione pecuniaria.
Il Decreto Dignità stabilisce un divieto assoluto di pubblicità, anche indiretta, relativa ai giochi con vincite in denaro, che si applica a tutti i mezzi di diffusione, compresi i social media. La norma prevede che siano responsabili dell’illecito non solo i content creator, ma anche i proprietari delle piattaforme, come nel caso di Google Ireland Limited, e gli organizzatori di eventi. La sanzione per la violazione di questo divieto è pari al 20% del valore della pubblicità, con una multa minima di 50.000 euro per ogni violazione. In base a quanto accertato, l’Autorità ha richiesto alla Ditta Individuale di fornire dettagli sui ricavi derivanti dalla pubblicità per determinare l’importo della sanzione.
L’Autorità ha anche precisato che, nonostante l’asserita natura di intrattenimento dei contenuti, questi avevano un chiaro intento promozionale, visto che i video includevano la partecipazione attiva ai giochi d’azzardo, un comportamento che rientra nel divieto di promozione di giochi con vincite in denaro. La responsabilità è stata attribuita alla Ditta Individuale in quanto titolare del canale, senza possibilità di allegare scusanti legate alla “consapevolezza” della natura illecita della pubblicità, poiché la legge presuppone la colpa nel caso di violazioni del genere.
La discussione sul valore della sanzione sottolinea che, in base alla legge, l’Autorità è obbligata a irrogare la sanzione con un minimo di 50.000 euro, anche se i ricavi ottenuti dalla pubblicità illegale sono esigui (La ditta ha denunciato infatti ricavi complessivi pari a circa 1000 euro). Questo aspetto evidenzia l’obiettivo del legislatore di dissuadere fermamente qualsiasi forma di promozione di giochi d’azzardo. Pertanto, la violazione riscontrata non potrà essere archiviata né ridotta, poiché la sanzione è commisurata a una percentuale dei ricavi da pubblicità, con una soglia minima inderogabile.
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