24 Dicembre 2024 - 17:10

Agcai: “Villarosa e il M5S non si facciamo mettere i piedi in testa dall’azzardo sfrenato di Baretta”

“Il Bando per il rilascio delle concessioni per le Awpr  e  le VLT è contro la salute pubblica e gli enti locali. Se si vuole mettere fine alle parole ed

08 Novembre 2019

“Il Bando per il rilascio delle concessioni per le Awpr  e  le VLT è contro la salute pubblica e gli enti locali.

Se si vuole mettere fine alle parole ed iniziare a fare i fatti per debellare il gioco d’azzardo in Italia bisogna iniziare dal non rinnovare le concessioni per le videolottery e le relative licenze per le sale dedicate”.

 

“Il M5S che della lotta al gioco d’azzardo ne ha fatto una bandiera – afferma in una nota l’associazione di gestori e costruttori di Awp Agcai – non può permettere che per altri 9 anni rimangano aperti in ogni angolo di strada migliaia di mini casino. L’occasione propizia è il non rinnovo delle concessioni in mano ormai alle multinazionali dell’azzardo.

Ha ragione il senatore Endrizzi quando dice: a che servono i concessionari? Cosa fanno che non può fare l’agenzia delle entrate?

Quello che fanno in più lo sappiamo tutti ed è stato spiegato molto bene anche in un post dell’on. Massimo Baroni (M5S). Riescono ad influenzare le azioni dei monopoli e le decisioni governative, facendo tecnicamente diventare pericolosi qualsiasi tipo di apparecchi e indirizzando il mercato nelle proprie mani. Il mettere all’asta i diritti delle Vlt e addirittura delle Awp vuol dire regalare tutto il mercato a poche multinazionali che già oggi influenzano qualsiasi movimento istituzionale.

La awp (che deve tecnicamente ritornare ad essere un apparecchio non pericoloso, di divertimento e intrattenimento con piccola vincita) in tutta Europa è gestita da aziende private insieme ad altri apparecchi come flipper, videogiochi e calcio balilla.

Non è un apparecchio da dare in concessione o da assegnare tramite diritti ai quali solo i concessionari possono accedere.

Non possiamo ragionare come se fossero giochi d’azzardo, per quello ci sono i casinò. Per cui si ritorni ad un mercato libero, concorrenziale e comunque contingentato nel numero massimo

di apparecchi per ogni esercizio pubblico ( max quattro e non otto come è oggi ). Anche per gli enti locali sarebbe più facile accettare un apparecchio meno pericoloso meno presente sul territorio. Il M5S si dia da fare. Fatti non parole!”.

 

PressGiochi