Cosa succede se i titoli al 70%, progettati in fretta e senza nessun test sul campo, saranno scarsamente performanti? Dove trova il comparto le risorse finanziarie necessarie ad aggiornare immediatamente 400.000 apparecchi?
Cosa succede se i titoli al 70%, progettati in fretta e senza nessun test sul campo, saranno scarsamente performanti? Dove trova il comparto le risorse finanziarie necessarie ad aggiornare immediatamente 400.000 apparecchi? Come possono le aziende di produzione soddisfare una improvvisa domanda illimitata? Troppi danni e troppo alto il rischio di fallimento, impossibile non protestare!
Gestori e produttori, – affermano dall’Associazione Agcai – ancora una volta, sono obbligati a fare una corsa contro il tempo per progettare, omologare, acquistare, testare ed installare le nuove tipologie di software con payout al 70%. Una situazione che destabilizza e mette ulteriormente a rischio un settore già martoriato negli ultimi anni. Ma per quale motivo? Come possono i nostri Ministri essere cosí lontani dalla concreta dinamica industriale? È impensabile che l’aggiornamento di 400.000 apparecchi sia effettuato in pochi giorni senza creare nessun problema. Ma nessuno si è preoccupato ne tantomeno ci ha pensato, per questo è indispensabile una Manifestazione a Roma!
Dovrebbe essere semplice capire che senza un periodo transitorio nascono almeno due gravi conseguenze per il settore:
Lo Stato, evidentemente, non si preoccupa di tali nostri problemi, ma è nostro diritto difendere le nostre imprese e le nostre famiglie correndo a Roma a manifestare anziché fare il gioco di chi ci vuole morti facendo solo una inutile e pazzoide corsa agli aggiornamenti. Lo Stato- conclude l’associazione – ha il dovere costituzionale di tutelare il nostro lavoro.
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