L’iniziativa Sapar, di formare il gestore è sicuramente una iniziativa nobile, ma non basta! Se non togliamo le VLT non risolviamo mai la compulsività dei giocatori, se non riduciamo la
L’iniziativa Sapar, di formare il gestore è sicuramente una iniziativa nobile, ma non basta! Se non togliamo le VLT non risolviamo mai la compulsività dei giocatori, se non riduciamo la perdita oraria non preveniamo mai la ludopatia, se lo Stato non rinuncia al 17,5 per cento del PREU, che di fatto è sottratto ai giocatori e li rende ludopatici, non combattiamo mai seriamente il rischio patologico, anzi!!
Lo afferma l’associazione Agcai commentando le parole del Sottosegretario Baretta che questa mattina ha partecipato alla conferenza stampa della Sapar sulla campagna ‘Affinché il gioco rimanga un gioco’.
Come dice il Sottosegretario Baretta, – afferma AGCAI – dobbiamo far si che il gioco si mantenga in una dimensione di normalità, per fare questo occorre formare i gestori, ridurre l’offerta ridistribuire il gioco ma sopratutto bisogna togliere le VLT dalle sale di tutto il territorio. La compulsività si combatte ponendo dei freni inibitori a monte, prevenendo il problema ed impedendo al giocatore di sperperare oltre una certa somma oraria, proprio per impedire preventivamente che la possibile compulsività diventi un serio problema sanitario. Questo è possibile tecnicamente, basta volerlo! In tal caso, ovviamente, lo Stato dovrebbe accettare di incassare di meno, non si può sperare di ridurre il gioco d’azzardo senza ridurre allo stesso tempo le entrate fiscali. La Legge di Stabilità non è lo strumento giusto, in quanto prevede solo variazioni positive del gettito, come si può aumentare le entrate dello Stato provenienti dai giocatori ed al tempo stesso ridurre la ludopatia.
Il Sottosegretario ancora una volta non chiarisce la differenza tra i due tipi di quelle che inopportunamente chiama “macchinette” e non ammette la differenza tra Slot-VLT e Slot-AWP. Come lui stesso dice nelle Slot-VLT la compulsività è automatica in quanto non ci sono freni di nessuna sorta, migliaia di euro possono essere persi in un solo giorno e vengono accettate anche banconote. Nelle Slot-AWP, invece, si può perdere molto meno, il che, nonostante sia già un problema, è di gran lunga meno pericoloso delle VLT. Il gioco è malato e bisogna affrontare seriamente la questione, anche questo è vero, e di sicuro una politica probizionista non contribuisce a risolvere la questione. Il Sottosegretario omette però di fare una analisi chiara e reale, quando dice che negli ultimi anni è cambiata la natura stessa dell’approccio dello Stato ha perfettamente ragione, nel 2004 le AWP sono nate per porre un freno preventive alla compulsività del giocatore attraverso una perdita oraria molto ridotta, nel 2011 poi, con l’introduzione delle VLT ci si è dimenticati di questo obiettivo e si è pensato solo a far cassa attraverso un apparecchio puramente d’azzardo, dove non vi è nessun limite alla perdita oraria e dove, anzi, attraverso i jackpot si incita il giocatore a spendere sempre di più, migliaia di euro in un solo giorno!
E’ vero quello che dice il Sottosegretario, negli ultimi anni si è esagerato e bisogna fare un passo indietro, bisogna assolutamente togliere le VLT da questa Nazione che non è Las Vegas!!
Gli Enti locali fanno bene ad introdurre limitazioni ed a preoccuparsi seriamente, se lo Stato biscazziere non si preoccupa della salute dei propri cittadini, a farne le spese sono gli Enti locali. Occorre dunque una regolamentazione statale seria, che come dice il Sottosegretario si basi su numeri certificati, coinvolga il Ministero della Salute e non solo quello dell’Economia, che negli ultimi anni, e con l’ultima legge di Stabilità, ha pensato solo ad incassare dal gioco ed a favorire le posizioni di poche multinazionali. Perché non si chiede al Ministero della Salute se sono più pericolose le VLT o le AWP? Perché non si chiede al Ministero della Salute se un apparecchio a perdita oraria limitata, come le AWP, possono risolvere la compulsività dei giocatori a monte? Occorre una AWP ancor più leggera, questa è l’unica soluzione possibile.
Il Sottosegretario ha forse una grave svista nel momento in cui dichiara che nelle sale i minori ed i giocatori sono maggiormente tutelati. E’ vero che le sale dovrebbero essere luoghi maggiormente governati e protetti, ma di fatto non è assolutamente così. Nelle sale, come dimostra l’operazione della Guardia di Finanza di Genova, e come basterebbe recarsi in una qualsiasi sala per rendersene conto, i minori hanno libero accesso, i giocatori spendono molto di più rispetto ai Bar perché non vi sono freni inibitori ne di carattere sociale ne di carattere tecnico (lo ripetiamo nelle sale ci sono le VLT, I killer dei giocatori che negli ultimi anni hanno fatto scoppiare la ludopatia in tutta Italia). Peraltro l’operazione della Guardia di Finanza ha dimostrato come proprio nelle sale si concentra ultimamente il gioco illegale, con computer illegali etc. Ma, lo ripetiamo, basterebbe recarsi in una qualsiasi sala per rendersene conto, basterebbe recarsi in una sala per rendersi conto di come questi luoghi sono gestiti, basterebbe recarsi in una sala per rendersi conto di come le persone che vi entrano, nel 99% dei casi, escono disperate ed in preda al panico, minori compresi. Per risolvere il problema dei minori basterebbe dotare le AWP di un sistema preventivo di riconoscimento della maggiore età: esistono svariati modi per farlo, se solo si volesse. Per finire, il Sottosegretario dice che la Legge di Stabilità ha risolto il problema della riduzione dell’offerta, prevedendo una riduzione del 30% delle “macchinette”, ma di quali macchinette stiamo parlando? Siamo pronti a scommettere che ad essere ridotte saranno le AWP e non le VLT…”.
PressGiochi