Il fiorente mercato del gioco d’azzardo africano è stato guidato da numerosi paesi negli ultimi anni, con Sudafrica, Nigeria, Kenya, Uganda e Tanzania ampiamente considerati come i principali mercati del
Il fiorente mercato del gioco d’azzardo africano è stato guidato da numerosi paesi negli ultimi anni, con Sudafrica, Nigeria, Kenya, Uganda e Tanzania ampiamente considerati come i principali mercati del continente.
In Kenya, gli operatori mobile coprono quasi il 90% della popolazione con oltre 46 milioni di persone che hanno accesso allo spazio digitale. Queste condizioni, intrecciate con una classe media giovane e in crescita che ha una grande passione per lo sport, ha reso il 2 ° continente più popoloso del mondo un’opportunità interessante per gli operatori di giochi che desiderano espandersi oltre i mercati tradizionali esistenti e, spesso, saturi.
Tuttavia, dopo una crescita costante in una serie di mercati nella regione sub-sahariana, i problemi che hanno colpito le loro controparti europee sono emersi nel promettente mercato. Con l’attività di scommesse diffusa in tutto il continente, e in particolare nell’Africa orientale, l’Uganda è stata la prima nazione ad agire nel 2019. All’inizio dell’anno, il ministro delle finanze David Bahati ha ricevuto una direttiva dal presidente Museveni per fermare la concessione di licenze per le società di scommesse sportive, giochi e gioco d’azzardo e “non ci sarà alcun rinnovo delle licenze quando queste saranno scadute”.
Il presidente Museveni ha fatto specifico riferimento alle società straniere che rimpatriano i profitti piuttosto che reinvestirli in Uganda come motivo del divieto, così come il suo dichiarato desiderio di distogliere l’attenzione della gioventù dalle scommesse sportive e dal suo dannoso impatto sociale.
Ora, questi argomenti trovano eco nelle giurisdizioni limitrofe, basti pensare che la Cambogia ha preso una strada simile per i giochi online.
Anche il Kenya ha deciso di agire, anche se non nella misura di vietare le licenze nuove e future. Al contrario, il Comitato per il controllo e le licenze delle scommesse keniota (BCLB) ha rispecchiato le misure adottate in Europa, in particolare in Italia, concentrandosi sui livelli diffusi di pubblicità.
In una dichiarazione rilasciata dal BCLB si legge: “La pubblicità esterna del gioco d’azzardo, quella effettuata su tutte le piattaforme di social media, quella trasmessa tra le 6:00 e le 22:00 e le sponsorizzazioni da parte delle celebrità” è vietata.
Mentre il divieto keniota è stato temporaneamente sospeso, i legislatori stanno attualmente prendendo in considerazione politiche che potrebbero rivedere le attuali leggi sul gioco d’azzardo statale imponendo costi significativamente più elevati agli operatori autorizzati.
Di fatto la decisione di queste due importanti regioni africane ha di fatto creato un precedente che minaccia di diffondersi e di frenare la grande promessa rappresentata dal continente per l’industra dei giochi.
PressGiochi