Il progetto Rien ne va plus prevede colloqui di valutazione, gruppi di incontro, psicoterapie individuali. Una sorta di palestra dell’anima dove la gente riscopre le proprie potenzialità e le traduce
Il progetto Rien ne va plus prevede colloqui di valutazione, gruppi di incontro, psicoterapie individuali. Una sorta di palestra dell’anima dove la gente riscopre le proprie potenzialità e le traduce nella prassi del quotidiano rivolgendole all’autonomia e all’autodeterminazione- dichiara la Ciaravino, responsabile del progetto Rien ne va plus del CeIS- “Questa dipendenza è in forte aumento. Il fatto che se ne occupino strutture e servizi del pubblico e del privato abituate a trattare tossicodipendenze, alcolismo, ecc. è un fatto molto significativo. Perché vuol dire che sono in grado di aggiornarsi e di rispondere ai nuovi bisogni. E perché vuol dire che, qualunque sia il sintomo compulsivo e patologico che si manifesta, resta fondamentale agire sulla persona nel suo complesso, sulla sua sofferenza e sul suo disagio, qualunque nome gli si possa dare”.
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