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ADM, Libro Blu 2018: gli italiani hanno speso nel gioco 19 mld di euro

Ben 19 miliardi di euro: tanto hanno “investito” gli italiani nel 2018 (-2% sull’anno precedente) in termini di spesa per Lotto, Enalotto, lotterie varie, scommesse, Bingo, slot machine, videolottery e

05 Agosto 2019

Ben 19 miliardi di euro: tanto hanno “investito” gli italiani nel 2018 (-2% sull’anno precedente) in termini di spesa per Lotto, Enalotto, lotterie varie, scommesse, Bingo, slot machine, videolottery e giochi online. Il 55,2% del totale (pari a 10,4 miliardi di euro) è finito nelle casse dello Stato, come introiti erariali del gioco. A questi vanno aggiunte le imposte versate da concessionari, gestori ed esercenti, che quest’anno hanno registrato l’ennesima impennata (dopo l’inasprimento del prelievo previsto dal Dl Dignità: prelievo erariale unico del 19,5% sulle somme giocate alle slot machine, del 6,25% per le videolottery dal 1 maggio 2019). Ad oggi, la tassazione complessiva del settore è superiore al 54 per cento.

I dati arrivano dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che li ha raccolti nel “Libro Blu 2018”, il rapporto sullo stato dell’arte (raccolta, spesa, vincite, entrate erariali) del mercato del gioco d’azzardo legale in Italia. Il 62,6% delle entrate da gioco (oltre 6 miliardi di euro) proviene da slot-machine e videolottery, nonostante nell’ultimo anno si sia concluso il taglio del 35% degli apparecchi in tutta Italia, in virtù di un decreto dell’Adm seguito all’accordo Stato-Regioni sul riordino delle slot. Il 25,1% delle entrate, invece, arriva da Lotto e lotterie come Superenalotto e Gratta&Vinci, mentre il restante 12,20% da altri tipi di giochi come scommesse sportive, bingo o poker cash.

Il “Libro Blu” registra poi un forte aumento del numero dei siti web irregolari inibiti: 1.042 nel 2018 contro i 418 nel 2013, anche se sempre meno sono i tentativi di accesso (-82%). «Priorità dell’Agenzia – sottolinea il direttore Giochi dell’Adm, Roberto Fanelli – è il contrasto al gioco illecito, perché danneggia sia l’Erario, sia gli operatori corretti, sia i giocatori, che senza controlli non sono tutelati».

 

I DATI

 

 

 

Tassazione – La tassazione del gioco in Italia non è uniforme per le diverse tipologie di gioco. Per alcuni giochi è prevista l’applicazione di imposte (Apparecchi, Scommesse, Gioco Online), per altri l’imposizione di un prelievo, o la destinazione a favore dell’Erario di un utile residuale, di natura extratributaria (“utile erariale”).

Per quanto riguarda le diverse forme di tassazione, per i giochi in “monoconcessione” (Lotto, Lotterie, Enalotto) si applica un modello ad utile o prelievo erariale: in questo caso l’introito per lo Stato è costituito dall’ammontare delle somme giocate, detratti gli “aggi” per i concessionari e i rivenditori e le vincite. Ciò che resta (appunto l’utile) viene destinato all’Erario. Inoltre,le vincite al gioco del Lotto e degli altri giochi numerici a quota fissa e, quando superiori a 500 euro, quelle al Superenalotto, al Gratta&Vinci e alle VLT (Video Lottery) sono sottoposte a tassazione (8% Lotto e 12% gli altri giochi).

 

Per i giochi in pluriconcessione, invece, i concessionari non hanno diritto ad “aggi” calcolati sul volume di gioco effettuato. Il loro profitto è dato dalla differenza tra i ricavi e i costi (tra i quali si annoverano anche le vincite), con pieno rischio d’impresa a proprio carico. Lo Stato incassa un prelievo che, come detto, può essere commisurato al margine (differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte), ovvero alla “Raccolta”. Hanno invece diritto ad “aggi” tutti i giochi a totalizzatore con l’esclusione dell’ippica d’agenzia.

 

La tassazione sul settore apparecchi da intrattenimento ha avuto, nel corso del 2018, un doppio incremento a seguito dell’adozione del cd. Decreto Dignità (DL n. 87/2018), che all’art. 9 comma 6 ha aumentato, per il 2018, con decorrenza 1 settembre, la misura del prelievo erariale sia sulle AWP che sulle VLT, portandolo rispettivamente al 19,25% e al 6,25% dell’ammontare delle somme giocate (prevedendo, poi ulteriori aumenti con decorrenze negli anni successivi) e con la legge di Stabilità per il 2019 (L. n. 145/2018) che, con decorrenza 1 gennaio 2019 ha aumentato di un ulteriore 1,35% la misura del prelievo erariale sulle AWP e di un ulteriore 1,25% la misura del PREU sulle VLT, portandolo rispettivamente, a decorrere dal 1 gennaio alla misura del 20,60% sulle AWP e del 7,50% sulle VLT.

Tale ultima legge ha, inoltre, ridotto la percentuale delle somme giocate destinate alle vincite (cd pay out) portandolo al 68% per le AWP e all’84% per le VLT.

 

I controlli –  Nel settore dei controlli, l’azione ADM è rivolta all’individuazione di tutte le forme di irregolarità nelle modalità di offerta autorizzata (ad esempio: non conformità delle apparecchiature, irregolarità dei comportamenti, irregolarità nella gestione dei flussi finanziari, nel pagamento delle vincite e nell’entrata erariale) e al deciso contrasto a tutta l’offerta illegale, con verifiche capillari e pesanti sanzioni.

Le aree dell’illecito riguardano essenzialmente i seguenti comparti:

il gioco fisico/on line, mediante i cosiddetti “Totem”;

il gioco on line effettuato mediante i CTD (Centri Trasmissione Dati) o i PDR (punti di ricarica);

l’alterazione degli apparecchi da divertimento (slot).

 

Si tratta di tipologie di gioco che aggirano le disposizioni e i vincoli del sistema concessorio, utilizzando canali alternativi a quelli ufficiali, sia per sottrarsi al pagamento delle imposte, sia per occultare i destinatari dei relativi profitti. La riorganizzazione dell’Agenzia si sta muovendo verso il rafforzamento del presidio della legalità.

 

Ad oggi i controlli possono essere così suddivisi:

sui concessionari. Consistono nella verifica della permanenza dei requisiti soggettivi delle società e delle persone che rivestono ruoli decisionali all’interno delle stesse. I requisiti sono richiesti per l’assegnazione e il mantenimento delle concessioni (onorabilità, solidità finanziaria, etc.), nonché per tutti gli adempimenti necessari alla gestione del gioco (es: versamenti di imposte o altre entrate erariali, regolare pagamento delle vincite, rispetto dei regolamenti dei giochi, obblighi di investimento, conformità a normative antiriciclaggio, iscrizione ad albi, vigilanza sulla filiera, etc.);

sugli esercizi di gioco. Consistono in accertamenti condotti dal personale ADM sul territorio. Sono in costante incremento: nel 2017 l’attività di verifica ha riguardato più di 35.000 esercizi, oltre il 33% del totale, inclusi quelli in cui si effettua gioco senza autorizzazione.

 

Sul web. Consistono nelle verifiche sui siti Internet e nell’inibizione di quelli privi delle autorizzazioni previste (ad oggi, i siti inibiti sono oltre 7.000, con più di 10 milioni di tentativi di accesso a domini illegali bloccati).

Sulle apparecchiature o piattaforme di gioco. Consistono in verifiche svolte col supporto di Sogei (partner tecnologico ADM). Si tratta di controlli tecnici sugli apparecchi da gioco e sulle piattaforme software di gestione delle reti e di erogazione del gioco, di cui si avvalgono i concessionari. Il monitoraggio riguarda la conformità alle regole di costruzione e alle norme primarie o secondarie di settore emanate dall’Agenzia, oltreché la sicurezza, la regolare erogazione delle vincite e la corretta determinazione dei flussi erariali. I controlli ad elevatissimo grado di complessità tecnologica e delicatezza, che richiedono un costante aggiornamento del personale assegnato a queste funzioni.

 

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