24 Novembre 2024 - 04:39

ADM, Ischia: eseguiti controlli nelle sale giochi dell’isola

Nell’ambito di mirati controlli nel settore dei giochi e delle scommesse, i funzionari ADM appartenenti all’Ufficio Antifrode e alla Sezione Giochi della DT IX Campania, hanno proceduto alla verifica di

28 Luglio 2022

Nell’ambito di mirati controlli nel settore dei giochi e delle scommesse, i funzionari ADM appartenenti all’Ufficio Antifrode e alla Sezione Giochi della DT IX Campania, hanno proceduto alla verifica di vari esercizi commerciali nell’Isola di Ischia.
Tali attività hanno condotto, con particolare riguardo a una sala SLOT e VLT, a denuncia penale per violazione dell’art. 494 c.p. (Sostituzione di persona).
All’interno della sala, infatti, i funzionari ADM hanno costatato la presenza di un avventore intento al gioco con apparecchio VLT, notoriamente funzionante mediante inserimento della tessera sanitaria nel lettore di carte.
L’avventore, al termine della sessione di gioco, su richiesta dei funzionari ADM, ha estratto dal lettore una tessera sanitaria che non corrispondeva alle proprie generalità, in quanto intestata a un soggetto terzo. Da dichiarazioni rese dal giocatore, è emerso che la tessera gli era stata fornita, in seguito alla sua richiesta, dal dipendente della sala presente al momento dell’accesso. I funzionari ADM, in seguito a tale dichiarazione, hanno trovato, all’interno dell’esercizio, nei cassetti del banco scommesse, altre tessere sanitarie appartenenti a soggetti non presenti all’atto della verifica.

La disponibilità nel locale di tessere sanitarie intestate a più soggetti e l’effettivo utilizzo di una di esse, consentirebbe al titolare della sala, intestatario di due licenze di polizia ex art. 88 T.U.L.P.S., dunque ritenuto affidabile sotto un profilo di pubblica sicurezza, di permettere l’accesso al gioco di soggetti privi di tessera sanitaria, spesso anche traendo vantaggio dalla inesatta conoscenza da parte dei giocatori delle regole tecniche relative alle VLT, fidelizzando coloro che erroneamente temono sia violata la propria privacy e si sentono controllati dallo Stato nelle somme giocate e vinte durante le proprie sessioni di gioco.
Tale condotta acquista in rilevanza soprattutto nella prospettiva di incoraggiare casi di gioco patologico e/o di minore, laddove il giocatore intenda tenere nascosto ai propri familiari la frequentazione degli esercizi di gioco.

 

PressGiochi

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