Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom Gruppo Snaitech, torna ad intervenire in merito alla vicenda riguardante l’azienda che ha una filiale anche a Porcari. “Non abbiamo ricevuto nessuna convocazione dal Ministero
Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom Gruppo Snaitech, torna ad intervenire in merito alla vicenda riguardante l’azienda che ha una filiale anche a Porcari.
“Non abbiamo ricevuto nessuna convocazione dal Ministero dello sviluppo economico riguardo l’azienda Snaitech – esordisce -. Nonostante le rassicurazioni ricevute dal “Governo del cambiamento” riguardo una specifica attenzione a seguito dell’acquisizione da parte di Playtech, non vi è stato nessun interesse. Il decreto Dignità doveva porre un freno alle delocalizzazioni produttive delle imprese”.
“Nel caso Snaitech – incalza – siamo oltre, a seguito del passaggio societario hanno abbandonato la borsa di Milano per passare a quella di Londra e non è escluso che venga spostato il baricentro aziendale all’estero. Non vi è l’ombra di un benché minimo piano industriale, mentre il Governo, proprio a garanzia della salvaguardia delle sedi nazionali, avrebbe il dovere di aprire un tavolo e definire garanzie sugli sviluppi futuri organizzativi aziendali. Playtech è uno dei principali attori a livello mondiale nella realizzazione e fornitura dedicate al gioco, ed il Governo ha piena titolarità ad intervenire poiché il settore risente di concessioni pubbliche”.
“Insistiamo – conclude – nel chiedere conto di questa operazione societaria che non ci ha mai convinto e di capire quali sono le missioni future delle sedi operative in Italia. “Il Governo del cambiamento” doveva fare una crociata contro il gioco d’azzardo e l’azzardopatia, invece probabilmente contano più le entrate fiscali derivanti dal settore ed il lasciar mano libera alle imprese che continuano a fare profitti anche a scapito di costi sociali altissimi a carico della collettività”.
PressGiochi