“Comprendo le loro ragioni, ma ritengo che la protesta vada rivolta al Governo Conte che ha espressamente vietato sul Dpcm la riapertura fino al 3 giugno”: così l’assessore regionale Mauro
“Comprendo le loro ragioni, ma ritengo che la protesta vada rivolta al Governo Conte che ha espressamente vietato sul Dpcm la riapertura fino al 3 giugno”: così l’assessore regionale Mauro Febbo risponde a imprenditori e dipendenti delle agenzie scommesse che hanno annunciato per mercoledì una protesta a Pescara sotto la sede dell’assessorato alle Attività produttive della Regione Abruzzo. “Questo Governo regionale”, dice Febbo, “ha sempre lavorato per la salvaguardia e la tutela della salute e contestualmente anche per la difesa dello sviluppo economico. In quest’ottica ci siamo mossi in anticipo sia per le riaperture del 27 aprile, del 4 e del 18 maggio anticipato sia indirizzando le scelte del Governo nazionale”.
“Anche per le agenzie di scommesse saremmo stati pronti con individuazione di protocolli specifici e di misure di sicurezza opportune”, precisa Febbo, “ma in presenza di scelta specifica del Governo nazionale non è possibile. Mi auguro che dopo le proteste nazionali della categoria ci sia un ripensamento e l’adozione di specifiche linee guida, se pur particolarmente restrittive, ma necessarie e utili per sostenere la riapertura anche di questo segmento economico”, conclude, “importante per numero sia di aziende sia di lavoratori”.
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