08 Settembre 2024 - 02:21

A Napoli AGSI festeggia 10 anni parlando di gioco legale. Il pres. Chiacchio: “Gli operatori sono attori importanti nel garantire la legalità del gioco”

De Lucia (ADM Campania): “Lavoriamo insieme agli imprenditori per realizzare gli obiettivi delle leggi”

01 Dicembre 2023

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Napoli – Il gioco legale, il rispetto delle regole, la Legge regionale della Campania, la legislazione nazionale e il rapporto con le banche. Su questi temi, è incentrato il convegno organizzato dall’Associazione Gestori Scommesse Italia (A.G.S.I.), che si tiene oggi a Napoli presso il Pan – Palazzo delle arti in occasione del quale l’associazione festeggia i suoi primi 10 anni di attività.

Il simposio è stato introdotto e coordinato dal presidente di A.G.S.I. Pasquale Chiacchio che ha affermato: “È inspiegabile il motivo per cui il nostro settore è sotto i riflettori con un’immagine negativa. Noi portiamo allo Stato risorse preziose per le attività sociali. E lo facciamo rispettando le regole decise dallo stesso Stato, investendo e rischiando le nostre risorse finanziarie”.

A moderare l’evento è stato il vicepresidente dell’ordine di giornalisti della Campania,  Mimmo Falco.

Tra i relatori, l”ex sottosegretario con delega ai giochi, Pierpaolo Baretta, oggi assessore alle finanze del Comune di Napoli.

“La legge del 2020 nasce dal superamento dell’era della fobia e del proibizionismo. La stessa legge Balduzzi aveva un tono proibizionistico. E il proibizionismo ha sempre prodotto illegalità e nessuna tutela per i consumatori”. Questo il punto di vista di Felice Laudadio, esperto di diritto e tra i padri della legge regionale sul gioco della Campania, che ha aperto i lavori del convegno esprimendo un appezzamento a tutti coloro che hanno “cooperato” nella definizione delle regole. “Dagli imprenditori del settore ai politici, agli esperti giuristi. Tutti insieme sono riusciti a trovare un equilibrio tra tutte le esigenze ottenendo vantaggi per tutti i player del settore.

Tra i problemi che la legge ha superato, – ha detto -,  le differenze tra Comune e Comune che con le proprie norme creavano confusione e danni alle imprese e agli stessi utenti, per i quali di fatto venivano meno le tutele. La legge regionale, per esempio, prevede la formazione obbligatoria per gli stessi operatori del settore, e questo è un aspetto molto importante nella tutela del giocatore”.

La privatizzazione del sistema bancario ha fatto venir meno la funzione di ‘operatore di pubblico servizio’ per chi rappresenta un istituto di credito. E con questo è venuto meno anche il ruolo di “polmone del sistema economico”. Lo ha detto Biagio Riccio, cassazionista esperto di diritto bancario, che ha puntato il dito sulle responsabilità del settore bancario nei confronti delle imprese. “Anche se la legge della Campania è stata un grande risultato, come si può operare se la banca, non più soggetto pubblico, può decidere di negare credito e strumenti finanziari a chi investe nel settore del gioco legale? Oggi c’è un esercizio abusivo dell’attività delle centrali rischi.”

Ad intervenire all’evento anche il direttore ADM della Campania Pasquale De Lucia che ha detto: “La legge regionale ha lo scopo di impedire che il gioco si trasformi da intrattenimento in patologia. E questo è lo scopo è il ruolo della Agenzia che qui rappresento. Noi non lavoriamo “contro” gli imprenditori del settore ma lavoriamo insieme a loro per realizzare gli obiettivi delle leggi”.

PressGiochi