L’ormai prossima scadenza della prima tranche da 200 milioni di euro, a cui sono chiamati a far fronte i concessionari, sta mettendo in evidenza l’incapacità degli stessi concessionari di formulare
L’ormai prossima scadenza della prima tranche da 200 milioni di euro, a cui sono chiamati a far fronte i concessionari, sta mettendo in evidenza l’incapacità degli stessi concessionari di formulare un’univoca proposta in grado di ripartire la somma da pagarsi tra i vari operatori della filiera secondo un criterio di progressività legato ai volumi di raccolta delle giocate (e non come ha erroneamente fatto l’A.D.M. che si è limitata a fare una semplice divisione mettendo alla pari le Vlt con le Awp come se i profitti delle due macchine fossero uguali, dimenticando che le Vlt hanno un profitto cinque o sei volte maggiore rispetto alle Awp).
Invece di formulare una proposta ragionevole da discutersi intorno ad un tavolo con le varie associazioni di categoria dei gestori, i concessionari hanno pensato bene, tra lettere dai toni poco amichevoli (senza aggiungere altro!!!) e visite a domicilio dello stesso tenore, di arraffare il più possibile convinti di raggiungere il loro obiettivo.
Vogliamo far presente che gli operatori del settore delle Awp hanno sempre pagato in maniera puntuale il Preu, sebbene quello applicato al loro comparto sia stato il più alto dell’intero settore dei giochi lasciando agli stessi margini molto ristretti di guadagno che, in alcune aree geografiche della nazione, coprono a malapena i costi di gestione e non consentono, quindi, il pagamento di un’ulteriore tassa; nonostante ciò, la maggior parte dei gestori si è sempre resa disponibile, e lo è tuttora, ad avviare una trattativa con i concessionari affinché possa contribuire al pagamento dell’addizionale in proporzione alla redditività dei propri apparecchi.
Ci rendiamo conto, anche, che è la stessa formulazione della Legge ad essere sbagliata:
1) perché ha colpito il settore già maggiormente tassato invece di bussare alla porta degli altri settori del gioco (Vlt, scommesse, gioco on-line) dove, sebbene i profitti siano notevolmente maggiori, si beneficia di una tassazione molto più bassa rispetto alle Awp;
2) perché non ha definito precisi criteri di ripartizione dell’addizionale tra i vari comparti lasciando, così, che si creasse un conflitto tra concessionari e gestori.
Speriamo che la riunione in programma tra l’On.le Baretta e i concessionari sia l’occasione giusta per giungere ad una soluzione accettabile e sostenibile per l’intero settore.
PressGiochi