23 Novembre 2024 - 11:35

Poker cash e casinò games: spetta alla Commissione tributaria decidere sull’applicazione della nuova tassa

Deve essere la Commissione Tributaria a stabilire se la nuova aliquota del 25% per il gioco a distanza – introdotto con la legge di Bilancio del 2019 – si applica

04 Aprile 2022

Deve essere la Commissione Tributaria a stabilire se la nuova aliquota del 25% per il gioco a distanza – introdotto con la legge di Bilancio del 2019 – si applica anche al poker cash e ai casinò games, oppure se per questi giochi la tassazione resti quella originaria del 20%. Il Tar Lazio – originariamente investito della questione – ha infatti dichiarato il proprio difetto di giurisdizione e ha stabilito che “il processo può essere riproposto” di fronte ai colleghi della Commissione Tributaria.

A sollevare la questione è stata la Bgame che ha impugnato una serie di diffide di pagamento inviate dall’ADM. La concessionaria ha infatti continuato a pagare il prelievo su poker cash e casino games applicando l’aliquota del 20%, e quindi ritenendo che le nuove aliquote introdotte con la legge di Bilancio 2019 si applicassero solo agli skill games e al bingo online.

La finanziaria – nella norma in questione – prescrive infatti che: “A decorrere dal 1° gennaio 2019, l’imposta unica di cui al decreto legislativo 23 dicembre 1998, n. 504, è stabilita: a) per i giochi di abilità a distanza con vincita in denaro e al gioco del bingo a distanza, nella misura del 25 per cento delle somme che, in base al regolamento di gioco, non risultano restituite al giocatore”. Secondo quanto ha sostenuto la concessionaria nel ricorso, se il Legislatore avesse voluto includere anche gli altri giochi, avrebbe dovuto parlare esplicitamente di giochi di sorte a quota fissa e di giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo. Secondo ADM, tuttavia, nella definizione di gioco a distanza ricadono anche questi prodotti.

Il Tar rileva che – come ha sottolineato anche la Cassazione – “l’attribuzione alle commissioni tributarie (…) della cognizione delle controversie aventi ad oggetto i tributi di ogni genere e specie, si estende a tutte le questioni concernenti l'”an” o il “quantum” del tributo”.

Spetta adesso alla concessionaria riproporre il ricorso di fronte ai giudici tributari entro tre mesi.

PressGiochi

 

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