Nei giorni scorsi si è tenuta una conference-call tra Pasquale Chiacchio (presidente “A.G.S.I.”), il presidente del C.N.I, Gianmaria Chiodo e l’avvocato Elena Giacone (delegata da sottosegretario di stato Mef, Federico
Nei giorni scorsi si è tenuta una conference-call tra Pasquale Chiacchio (presidente “A.G.S.I.”), il presidente del C.N.I, Gianmaria Chiodo e l’avvocato Elena Giacone (delegata da sottosegretario di stato Mef, Federico Freni), per affrontare ulteriormente le problematiche del settore “gioco legale”.
Chiacchio e Chiodo, in rappresentanza delle associazioni nazionali di categoria: A.G.S.I. – CNI- A.GI.LE – C.G.S.S. – Giocare Legale – hanno fatto presente il particolare momento per l’intero comparto: due anni di pandemia hanno messo a durissima prova le imprese (esercizi chiusi e sull’orlo del fallimento, taglio del personale, mancati introiti, ristori insufficienti), poi la crisi energetica e finanziaria, dovuta al conflitto in Ucraina, che ha ulteriormente esposto i piccoli e medi imprenditori.
A tal riguardo, Chiacchio e Chiodo, hanno messo sul tavolo, precise richieste all’avvocato Giacone, che si farà tramite di riportarle al Sottosegretario Freni, per una rapida verifica. Tra queste vanno annoverate: l’uniformità nazionale di regole ed attivazione di un albo professionale, un bando di gara Sostenibile per le piccole e medie imprese, la tutela per le piccole e medie imprese di noleggio, regole certe per l’intera durata della concessione. E inoltre la possibilità che i negozi di gioco, le sale bingo, le sale dedicate, possano vendere tutti i prodotti di gioco (lotto e lotterie, ad esempio) e i tabacchi. La soluzione alle problematiche ippiche, con una netta riduzione dei prelievi per le scommesse a totalizzatore, l’equiparazione dei prelievi a quota fissa al pari delle scommesse sportive, pagamenti dei premi veloci, introduzione di una scommessa ippica settimanale trainante con possibilità di jackpot milionario. Altro tema affrontato, che rappresenta una spada di Damocle per l’intero settore, è il problematico rapporto con le banche. Tema affrontato già in precedenza, con la presidenza della Commissione bicamerale d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario, ma che ad oggi, non ha prodotto passi avanti. “Il problema rimane – sottolineano Chiacchio e Chiodo – la chiusura di conti correnti ad agenzie e imprese di settore, in applicazione – palesemente errata – di regole previste nella norma di prevenzione del riciclaggio. L’adeguata verifica non può portare a chiusure arbitrarie di rapporti con le banche: ciò è frutto di pregiudizi diffusi da una certa stampa e da talune forze politiche, che dovrebbero meglio approfondire i dati, che sono comunque preoccupanti per le infiltrazioni mafiose ma nel gioco illecito, meno in quello legale”. Su queste posizioni che si è conclusa la call con l’avvocato Giacone.
Un incontro certamente positivo. “Abbiamo dato la nostra totale disponibilità – ribadiscono Chiacchio e Chiodo – mettendo a disposizione la nostra esperienza, la nostra professionalità, per la riforma del settore dei giochi legali”. Con l’occasione, hanno tenuto a ringraziare per la disponibilità la segreteria del Sottosegretario Mef, Federico Freni e il senatore della Lega, Francesco Urraro, da sempre vicino al comparto e che ha favorito l’incontro.
PressGiochi
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