“L’ultima proposta inviata da Astro, associazione che rappresenta gli operatori del gioco lecito, prevede regole omogenee su tutto il territorio nazionale, corsi di formazione obbligatoria per gli operatori e un
“L’ultima proposta inviata da Astro, associazione che rappresenta gli operatori del gioco lecito, prevede regole omogenee su tutto il territorio nazionale, corsi di formazione obbligatoria per gli operatori e un rafforzamento delle misure per la lotta all’illegalità e soprattutto al gioco patologico. Punto focale di tale proposta è la formazione degli operatori del gioco, dagli esercenti dei bar agli addetti delle sale scommesse e gioco. Sarebbe prevista, infatti, l’istituzione di un protocollo di collaborazione con presidi sanitari e organi di prevenzione dell’illegalità. Ad oggi, purtroppo, notiamo delle lacune da parte delle aziende sanitarie locali che non gestiscono o non prevedono un controllo più attento delle problematiche legate al gioco d’azzardo”.
Lo scrive il dottor Cesare Guerreschi, presidente di Siipac- Società nazionale di interventi sulle patologie comportamentali evidenziando l’importanza della formazione nella lotta al disturbo da gioco d’azzardo.
“Le aziende sanitarie – spiega – potrebbero munirsi di esperti del settore dei giochi legali così da poterli affiancare ai professionisti per poter riconoscere dapprima ed affrontare poi le varie tipologie di giocatore d’azzardo problematico o patologico. Ci sono fortunatamente delle eccezioni positive in tal senso.
Per l’anno 2020 la regione Emilia Romagna ha destinato 3.7. milioni di euro alle Ausl del proprio territorio grazie all’introduzione del Piano Regionale di contrasto al gioco patologico. Informare sui rischi dell’azzardo, formare il personale sanitario, sociale e quello dei pubblici esercizi sono alla base dello stanziamento. Previsti anche interventi ambulatoriali e residenziali. Tutte le Ausl della Regione hanno delineato un percorso specifico di accoglienza, presa in cura e trattamento
degli utenti con disturbo da gioco d’azzardo e loro familiari, e la Regione ha anche sottoscritto con i Giocatori Anonimi, gruppo di auto-mutuo aiuto sul modello Alcolisti anonimi, un protocollo di collaborazione.
Per quanto riguarda questi ultimi aspetti, il Piano si pone principalmente due obiettivi: da una parte qualificare ulteriormente la collaborazione tra servizi e i gruppi delle associazioni Giocatori Anonimi e Gruppi famigliari ‘Gam-Anon’, sostenendoli nell’apertura di nuovi gruppi nei territori dove ancora la presenza non è capillare; dall’altra approfondire il lavoro con le unità operative di neurologia per una condivisione di protocolli e check list sull’associazione significativa tra l’utilizzo di farmaci antiparkinsoniani e disturbo da gioco d’azzardo. Ci auguriamo che tali iniziative ed attenzioni a questo delicato tema possano garantire in maniera sempre maggiore un reale punto di partenza ed un aiuto concreto alle persone vittime del gioco d’azzardo”.
PressGiochi
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