24 Novembre 2024 - 15:11

Piemonte: al via il progetto “Il tempo è denaro” per il contrasto del gioco d’azzardo

Il progetto “Il Tempo è denaro” fa tappa nel Biellese. L’iniziativa, promossa dalla Regione Piemonte con il Dipartimento Patologia delle Dipendenze dell’ASL TO3e il Dipartimento Patologia delle Dipendenze Quadrante Nord Piemonte (Novara, Biella, Vercelli e VCO) quali enti promotori,

11 Marzo 2022

Il progetto “Il Tempo è denaro” fa tappa nel Biellese. L’iniziativa, promossa dalla Regione Piemonte con il Dipartimento Patologia delle Dipendenze dell’ASL TO3e il Dipartimento Patologia delle Dipendenze Quadrante Nord Piemonte (Novara, Biella, Vercelli e VCO) quali enti promotori, è dedicata alla prevenzione e al contrasto del gioco d’azzardo tramite l’impiego “sul campo” di mezzi e specialisti nei pressi di alcuni punti rilevanti sul territorio.

Lunedì 14 marzo un camper dedicato sarà presente sul territorio dell’ASL Biella, dalle ore 11 alle 16, al Centro Commerciale Gli Orsi, con operatori opportunamente formati cui si uniranno gli specialisti del Servizio per le Dipendenze Patologiche dell’Azienda Sanitaria. Una seconda data sarà organizzata prossimamente a Vigliano Biellese presso la sala giochi Gioca Kaos e altre saranno proposte nel corso dell’anno.

Il fenomeno del gioco d’azzardo è nuovamente in crescita. Durante il lockdown per l’emergenza Covid era stata osservata una battuta d’arresto di questo fenomeno, ma oggi i dati mostrano che il volume della raccolta dei giochi in Italia si è attestato ai livelli pre-pandemia attorno ai 110 miliardi di euro nel 2021.

Solo una piccola parte dei giocatori problematici si rivolge al Servizio Sanitario Nazionale per accedere a programmi di cura: in Piemonte sono attualmente in trattamento poco più di mille persone su oltre 50mila problematiche stimate.

Per far fronte a questo divario la Regione ha quindi promosso “Il Tempo è denaro”, che prevede interventi di “outreach”, ovvero di intercettazione precoce di giocatori d’azzardo in prossimità dei contesti di gioco sul territorio con la finalità di limitare il danno e contenere rischi e consumi. Il progetto, attuato grazie alla collaborazione tra Servizio Sanitario Nazionale, amministrazioni comunali, amministrazioni di centri commerciali e gestori dei locali di gioco, adotta una metodologia già sperimentata e validata nei contesti di riduzione del danno nell’ambito della tossicodipendenza, avvalendosi di una postazione mobile equipaggiata con operatori adeguatamente formati e attrezzata per essere una sorta di ambulatorio educativo.

Gli specialisti interverranno per coinvolgere i giocatori d’azzardo tramite patti educativi finalizzati a giocare in modo contenuto in cambio di benefit concreti (“pasti speciali” con la famiglia, ticket per spettacoli da usufruire con i figli o con i coniugi e altro ancora). Si tratta di azioni di limitazione dei rischi, che aumentano la capacità di autocontrollo del tempo investito e del denaro speso.

«L’obiettivo del progetto è di intercettare i frequentatori delle sale giochi e fornire loro un supporto, cercando di ridurre i rischi derivanti appunto dal gioco, spiega Loredana Acquadro, psicologa psicoterapeuta del SerD ASL Bi. Cercheremo di parlare alle persone e fargli capire che se il gioco dovesse diventare per loro problematico, è possibile rivolgersi a specialisti e servizi dedicati per un supporto tempestivo».

«Si tratta di un progetto frutto di una sinergia di rete regionale, commenta Claudio Sasso, direttore sanitario dell’ASL Bi. Le tappe che coinvolgeranno il Biellese rappresentano un valore aggiunto per le azioni di prevenzione e assistenza sul territorio riguardo un tema di stretta attualità che può costituire un rischio per la salute della popolazione, anche in questo particolare momento».

 

 

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