Come previsto dalla legge regionale dell’Emilia Romagna anche i teatri e gli impianti sportivi sono luoghi sensibili sui quali applicare le distanze per le sale giochi e i centri scommesse.
Come previsto dalla legge regionale dell’Emilia Romagna anche i teatri e gli impianti sportivi sono luoghi sensibili sui quali applicare le distanze per le sale giochi e i centri scommesse.
L’ennesima conferma della disposizione del distanziometro regionale arriva dal Tar Emilia Romagna che ha respinto il ricorso di una sala giochi a Malalbergo, nel bolognese.
“Occorre premettere che la legge regionale 28 ottobre 2016 n. 18, che ha introdotto i commi 2 e 2-bis all’art. 6 della L.R 5/2013 nell’esercizio delle proprie attribuzioni concorrenti in materia di “tutela della salute” (Corte Cost. n. 108/2017), ha dettato limiti di distanza per tutte le sale giochi e scommesse compresi i c.d. corner dai luoghi sensibili ovvero gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, i luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori.
Ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 831 del 12 giugno 2017 è fatto obbligo ai comuni procedere alla mappatura dei punti di raccolta che non rispettano i suindicati limiti di distanza, come effettuato dal Comune di Malalbergo e dall’Unione Terre di Pianura” ha spiegato il Collegio.
PressGiochi
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