A Rodengo, in provincia di Bolzano, si trova il Centro Terapeutico Bad Bachgart che si occupa della cura residenziale intensiva e globale di diversi problemi di dipendenza, tra cui quelli
A Rodengo, in provincia di Bolzano, si trova il Centro Terapeutico Bad Bachgart che si occupa della cura residenziale intensiva e globale di diversi problemi di dipendenza, tra cui quelli legati al gioco patologico.
La ludopatia é in costante crescita, come provano i numeri di questo Centro terapeutico d’eccellenza. «Nel 2009 – spiega la psicoterapeuta Doris Thaler – i malati erano 14, nel 2010 siamo saliti a 27 e dal 2011 sono sempre stati più di 35, fino ai 39 dello scorso anno. Vengono da tutta la provincia, sono di ogni età (dai 18 ai 72 anni) e ceto sociale».
Per molti Bad Bachgart, struttura di cui l’assessore provinciale Martha Stocker va fiera, è l’ultima stazione per cercare di rivedere la luce in fondo al tunnel. «Abbiamo fatto uno studio su cento pazienti – continua la dottoressa Thaler – e l’80% dei pazienti ha alle spalle altri gravi problemi, alcol in primis, ma anche di lavoro o familiari, mentre il 20% ha tentato il suicidio».
“Lo stipendio, per molti di loro, dura un giorno. Uno degli ultimi pazienti mi ha confidato di aver bruciato 3 mila euro in un giorno. Giocano, il più spesso delle volte, tutto quello che hanno in tasca. Di solito – dichiara la dottoressa – ne curiamo 35 l’anno. Bad Bachgart è nata nel 2001 per curare anche altre dipendenze. I pazienti stanno qui 8 settimane, ma il percorso dura due anni e viene costantemente monitorato. Oltre il 90% di loro è dipendente da slot machine, ma ci sono anche casi dipendenza dal gratta e vinci, dal lotto e dalle videolottery. Andiamo dai diciottenni ai pensionati, ma la media é 45 anni. Ci sono spesso studenti e artigiani, ma non mancano operai e casalinghe”.
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