Polemiche da parte degli ippodromi alla recente decisione del Mipaaf, che ha disposto una riduzione dell’attività (18 convegni in meno per il trotto e 9 per il galoppo) per quanto
Polemiche da parte degli ippodromi alla recente decisione del Mipaaf, che ha disposto una riduzione dell’attività (18 convegni in meno per il trotto e 9 per il galoppo) per quanto resta del calendario 2015, con un taglio che riguarda però solo gli impianti con una dotazione media per giornata superiore a 30.000 euro complessivi, al fine di recuperare 1,2 milioni di euro per compensare carenze di cassa.
Martedì c’è stato il duro comunicato da parte di Merano Galoppo, che ha sottolineato i propri positivi dati di affluenza del pubblico e di movimento scommesse sul campo. Oggi invece quello di Federippodromi, la sigla che raggruppa il maggior numero di associati tra i gestori degli impianti nazionali, «a manifestare il proprio dissenso sia in valore assoluto sul taglio del numero delle giornate, che tra l’altro è in netto contrasto con l’invarianza delle risorse più volte confermata nel corso dell’anno dal sottosegretario on. Castiglione, sia sul metodo proposto per il taglio».
Il comunicato sottolinea altresì come invece «le scelte andrebbero fatte sulla base di qualità e meritocrazia».
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