Sta iniziando a creare i primi problemi la norma della legge lombarda sul gioco che lega l’autorizzazione a installare le slot alla durata dei contratti tra concessionari e filiera. Due
Sta iniziando a creare i primi problemi la norma della legge lombarda sul gioco che lega l’autorizzazione a installare le slot alla durata dei contratti tra concessionari e filiera. Due Comuni dell’hinterland milanese hanno infatti inviato delle Pec a tutti gli esercizi del proprio territorio che installano le slot, ricordando che da fine marzo chi non è in regola con le distanze dovrà rinunciare alle macchine o trasferirsi altrove. Tra poco più di due mesi infatti le concessioni degli apparecchi giungeranno alla scadenza naturale e in teoria anche i contratti con gestori e esercenti dovrebbero giungere al termine: di norma la loro durata è infatti legata a quella delle concessioni.
La posizione dei Comuni – secondo quanto PressGiochi apprende dagli operatori – fa sorgere non pochi dubbi. Da un lato infatti, sembra ormai certo che le concessioni degli apparecchi vengano prorogate, e di conseguenza anche i contratti con la rete sono destinati a proseguire oltre il termine di scadenza. Dall’altro, non bisogna dimenticare che a causa della pandemia di Covid, il decreto Cura Italia ha previsto la proroga di tutte le licenze, le autorizzazioni e le concessioni in scadenza: quando terminerà lo stato di emergenza resteranno in vigore per altri tre mesi. E lo stato di emergenza al momento è stato prorogato fino alla fine di marzo, il che quindi mantiene in vita le concessioni degli apparecchi e i contratti con la filiera almeno fino a tutto giugno.
Bisogna sottolineare, i Comuni non hanno emesso un vero e proprio ordine di rimuovere le slot, con le Pec – sempre secondo quanto si apprende – si limitano a ricordare che a breve scatterà il termine. Inoltre, la notizia riguarda solamente due Comuni, anche se non è da escludere che il numero possa crescere nelle prossime settimane. Nonostante questo, le lettere hanno messo in agitazione il settore, preoccupa in particolare il fatto che alcune Amministrazioni abbiano fatto partire il conto alla rovescia per rimuovere le slot.
Ricordiamo che – come abbiamo approfondito in un articolo di PressGiochi Magazine di gennaio – la Lombardia è stata una delle prime regioni a adottare una legge sul gioco, ormai otto anni fa. Nell’aprile 2020, poi, il Consiglio Regionale ha pubblicato un report per analizzare i risultati prodotti tra il 2013 e il 2018. Bisogna ricordare però che in quel periodo, al distanziometro si è aggiunto il taglio della rete AWP, e gli effetti delle due misure si sono in parte sovrapposti.
Adesso però, la norma sulle nuove istallazioni potrebbe causare un taglio ancora più netto. La legge regionale, infatti, impone di rispettare le distanze anche all’esercente che rinnova il contratto con il concessionario. Il problema è che i contratti con la filiera solitamente seguono le sorti della concessione: quando questa scade, scadono anche gli altri.
PressGiochi
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