24 Novembre 2024 - 00:59

Se le scommesse sono illegali, le slot non vanno necessariamente sanzionate

Quali sono le regole da seguire per sanzionare un‘installazione di macchine da gioco in locali dove si svolge una raccolta abusiva di scommesse ai sensi dell’art 110 comma 9 lett f bis del T.U.L.P.S.? Lo dice il Giudice di Pace di Isernia con sentenza n. 296/2021 dell’11 gennaio 2022.

18 Gennaio 2022

Il Giudice di Pace di Isernia accoglie il ricorso presentato, per conto di un gestore di slot, dall’avv. Massimiliano Ariano avverso l’ordinanza ingiunzione emessa dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli a mezzo della quale veniva sanzionata l’installazione di due AWP in un locale sprovvisto di regolare licenza per lo svolgimento di un’attività di scommesse.

L’A.D.M contestava al gestore la commissione di una illecita installazione di macchine AWP rilevata interrogando la propria banca dati due giorni dopo l’avvenuta ispezione dei locali nel corso della quale si accertava la presenza nel locale di sole VLT e ritenendo apoditticamente prevalente l’esercizio delle scommesse abusive in un locale dove l’esercente espletava insieme alla prima anche un’attività di sala giochi regolarmente autorizzata con licenza ex art 86 del T.U.L.P.S.

Gli accertamenti come innanzi riferiti sono stati ritenuti dal Giudice adito totalmente infondati:

a) quanto al primo, la banca dati non può costituire mezzo di prova dell’installazione delle due macchine essendo a tale riguardo rilevante solo ciò che è stato accertato durante l’ispezione dei locali come attestato nel relativo verbale di operazioni compiute unico atto avente efficacia fidefacente ex art 2700 c.c.;

b) quanto al secondo, l’esercizio abusivo delle scommesse non è di per sé evento invalidante la licenza di sala giochi ex art 86 del T.U.L.P.S se l’Amministrazione non fornisce la prova certa che all’interno dello stesso locale la prima sia esercitata in modo prevalente rispetto alla seconda. Inoltre il G.d.P. ha accertato nel caso di specie l’insussistenza dell’«elemento psicologico, pur sempre richiesto a norma dell’art 3 della Legge 689/1981» in capo al ricorrente che non è tenuto nei confronti dell’esercente a svolgere alcuna attività di controllo in merito ad eventuali mutamenti della persona dell’amministratore tali da rendere illegittima la relativa licenza per l’attività di scommesse.

La sentenza in commento costituisce, a dire dell’avv. Ariano, un preciso vademecum sulle regole che l’A.D.M. è tenuta ad osservare in casi in cui nei locali ispezionati l’esercente svolga contestualmente un’illecita attività di scommesse e una lecita attività di sala giochi, regole che escludono di fondare la relativa pretesa sanzionatoria su meri automatismi tali per cui l’installazione di macchine debba dipendere sempre e comunque dalla licenza per la raccolta di scommesse.

 

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