25 Novembre 2024 - 01:44

Casinò che passione! Virtuale o dal vivo il fascino resta immutato

Il sogno proibito Monte Carlo, Las Vegas, Atlantic City sono località che da sempre nell’immaginario collettivo, vogliono dire una sola cosa: casinò. Una parola che evoca un mondo sfarzoso, fatto

11 Gennaio 2022

Il sogno proibito

Monte Carlo, Las Vegas, Atlantic City sono località che da sempre nell’immaginario collettivo, vogliono dire una sola cosa: casinò. Una parola che evoca un mondo sfarzoso, fatto di uomini dagli abiti eleganti, donne raffinate che fumano e bevono ai tavoli intrattenendo ricchi giocatori dai volti esotici e dai modi garbati. Una parola che evoca soprattutto grandi speranze. Speranza di mettere a segno il colpo della vita, di far saltare il banco. Speranza di fare la vincita decisiva. Casinò, una parola che vuol dire grandi speranze.

Quelle grandi speranze che dai luoghi affascinanti si sono spostate a quelli virtuali, che dalle luci dei grandi lampadari che soprassiedono i tavoli da gioco, sono passate a essere quelle dei dispositivi di milioni di persone che continuano però a fomentare le stesse grandi speranze di una volta.

Nonostante le cose sembrano radicalmente cambiate, e forse lo sono davvero per lo spostamento di molte attività umane dai luoghi fisici a quelli virtuali. In realtà anche il gioco ha subito nel corso degli anni notevoli cambiamenti, pur restando nello spirito sempre lo stesso.

Il gioco d’azzardo, quel sogno proibito che accompagna l’uomo fin dal medioevo. Da quando frequentava la taverna, “Lì nessuno teme la morte ma tutti tentano la sorte in nome di Bacco”, recita anche il famoso testo poetico dei Carmina Burana. Luogo vietato ai cittadini dell’impero ai tempi di Federico II di Svevia che nel XIII secolo si accanì contro i “giocatori di dadi” considerati “infami e perciò non siano ammessi a testimoniare né a ricoprire un pubblico ufficio”; la taverna fu poi sdoganata già nei secoli successivi, sostituita con la baratteria o bisca pubblica, frequentata dai giocatori, detti barattieri, e regolamentata dagli statuti comunali laddove le amministrazioni iniziarono a vedere un importante voce di bilancio per le casse pubbliche. Così a capo di questi “luoghi di perdizione” furono messi dei Potestà, ambigui personaggi che gestivano le finanze di questi luoghi chiusi e appartati dagli occhi dei benpensanti ed erano coloro che controllavano il corretto e civile funzionamento della macchina sociale del gioco. In diversi comuni italiani la Baratteria diventò anche una Corporazione con un suo simbolo e un suo gonfalone.

 

Il casinò più antico del mondo

Nel 1638 viene fondata a Venezia la prima casa da gioco del mondo, il Ridotto di San Moisè, al Lido, dove ancora oggi risiede uno dei tre Casinò italiani più importanti oltre a quella di San Remo e Saint Vincent (Valle d’Aosta). Ancora oggi questo luogo è un fiore all’occhiello della città perché si trova in luoghi strategici della Serenissima e consta di due edifici tra i più belli e di maggiore valore storico: Ca’ Vendramin Calergi, un palazzo rinascimentale affacciato sul Canal Grande dove si trovano i tavoli da gioco di tradizione francese e americana; e a Ca’ Noghera dove sono presenti una incredibile varietà di slot machines e i principali giochi americani e francesi più moderni: dal Black Jack, al Poker e il Texas Holdem.

 

Dal luogo fisico al gioco on line

Il Casinò di Venezia ha resistito ai cambiamenti epocali di ben quattro secoli e oggi rappresenta un monumento all’arte di giocare d’azzardo che perdura nel tempo. Invece di soccombere ai nuovi mercati, si è aperto al nuovo che avanza e non ha saputo resistere alla tentazione di offrire ai suoi giocatori una sezione infinita di giochi on line da brivido: dalle slot alle sale gioco, fino ai Casinò live, a quelli di carte Black Jack e Poker; dalle Roulette al Monopoli. Una varietà infinita di scelte dove i giochi, come le slot, si possono anche provare senza investire denaro come i giochi gratis Book of Ra, El Colosseo, El Mata Toro, Les Folies e tanti altri.

Questo è solo uno degli esempi di come il gioco si sia spostato dai luoghi fisici, ricchi di fascino e tradizione, ai virtuali che non mancano di offrire la loro parte di magia a chi inevitabilmente vuole ancora continuare a sognare mondi lontani e vite baciate dalla fortuna.

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