24 Novembre 2024 - 14:56

Tassa Salva sport e betting exchange: ADM definisce le modalità di calcolo

Spetterà al concessionario riversare sul giocatore (che svolge la funzione di “banco”) l’importo dovuto all’erario per il Fondo Salva Sport.

10 Gennaio 2022

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli interviene a specificare le modalità di calcolo della tassa salva Sport dello 0,5% sulla raccolta delle scommesse, voluta dal decreto Rilancio, e i cui importi sono stati già raggiunti nel 2020 e nel 2021 per un totale di 90 milioni.

Come richiesto dal Tribunale amministrativo, tuttavia, l’Agenzia è dovuta intervenire nello specifico caso del betting exchange in quanto, come spiegato: “le differenti caratteristiche tecniche tra le scommesse sportive tradizionali e il citato Betting Exchange si riflettono sulle rispettive definizioni di basi di calcolo per l’applicazione dello 0,5 % da destinare al “Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale”.

 

L’importo è calcolato come segue:
a) applicando l’aliquota dello 0,5 per cento alla raccolta al netto dell’imposta unica calcolata nel periodo corrispondente per scommesse sportive a quota fissa, scommesse a quota fissa su simulazione di eventi, concorsi pronostici ippici, scommesse di ippica nazionale, scommesse ippiche a totalizzatore, scommesse ippiche a quota fissa e multiple a riferimento;
b) applicando l’aliquota dello 0,5 per cento alla raccolta del periodo corrispondente per i concorsi pronostici sportivi e le scommesse sportive a totalizzatore;

c) applicando l’aliquota dello 0,5 per cento alle somme percepite dai giocatori che hanno assolto la funzione di “banco”, al netto dell’Imposta Unica.

 

Come spiegato da ADM, vista la necessità di individuare una modalità di calcolo del prelievo destinato a finanziare il “Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale” che tenga conto delle peculiarità del Betting Exchange; considerato che nelle scommesse a quota fissa con interazione diretta tra giocatori l’importo scommesso e la somma da riscuotere in caso di vincita o le relative modalità di determinazione, sono concordate mediante l’inserimento da parte del giocatore di una offerta di scommessa sulla piattaforma di raccolta e la successiva effettuazione dell’ abbinamento da parte del concessionario con l’offerta fatta da altro giocatore di accettare detta scommessa in qualità di “banco”.

Nel Betting Exchange, per ciascuna scommessa, un giocatore accetta in qualità di “banco” la puntata di uno o più giocatori… in esito all’evento, è incassato dal giocatore che funge da “banco”, è assimilabile alla somma incassata dal concessionario nelle scommesse tradizionali del gioco pubblico.
Ritenuto che le differenti caratteristiche tecniche tra le scommesse sportive tradizionali e il citato Betting Exchange si riflettono sulle rispettive definizioni di basi di calcolo per l’applicazione dello 0,5 % da destinare al “Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale”.

 

ADM è stata chiamata quindi a definire un criterio di calcolo del prelievo destinato a finanziare il “Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale” che consenta una parità sostanziale di trattamento fra il Betting Exchange e le scommesse sportive tradizionali, indispensabile ad evitare una qualunque sperequazione nel mercato tra le posizioni di concessionario tradizionale e di “banco” in ragione del presupposto che un qualunque differenziato trattamento applicativo potrebbe spingere il concessionario tradizionale a voler eludere la norma ponendosi nella  posizione di “banco” e concretizzando una effettiva distorsione del corretto svolgimento del gioco pubblico;

 

Tale ultima conseguenza deve essere ampiamente scongiurata ed evitata al fine di eliminare ogni possibile danno erariale che si potrebbe concretizzare per mezzo di questa spinta distorsiva in grado di concretizzare anche il venir meno del versamento di quota parte dell’imposta unica da corrispondere a cura del concessionario tradizionale sulla differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte ai giocatori.

Detta parità sostanziale possa essere ottenuta applicando il prelievo dello 0,5 per cento alle somme effettivamente percepite dai giocatori che assolvono al ruolo di “banco” secondo un meccanismo analogo a quello della rete tradizionale. Detto criterio comporti una sostanziale equiparazione nell’incidenza del prelievo sulle raccolte delle scommesse sportive tradizionali e del Betting Exchange e, di conseguenza, una parità di trattamento; ritenuto  che diverse modalità di calcolo del prelievo destinato a finanziare il “Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale”, basate su altri fattori dei flussi economico-finanziari
siano maggiormente afflittive per i concessionari del Betting Exchange, perché il criterio suddetto grava sui giocatori che hanno assolto la funzione di “banco” e non sui concessionari, in ragione del diverso ruolo svolto da questi ultimi nel Betting Exchange rispetto alle scommesse tradizionali;
ritenuto necessario, per continuità sia amministrativa sia contabile e per la sua qualifica di agente contabile, che il concessionario del Betting Exchange assicuri la raccolta di quanto dovuto a cura dei giocatori che svolgono la funzione di “banco” e che provveda a versare, secondo le
medesime modalità della rete tradizionale, il dovuto all’erario per tutti i giocatori per la corretta applicazione delle aliquote previste dalla legge.

Il concessionario del Betting Exchange – continua ADM – svolge un ruolo di garanzia al corretto svolgimento del gioco pubblico secondo questo approccio innovativo dove il giocatore svolge funzioni di “banco” qualificabili, di fatto e di diritto, analoghe a quelle esercitate dal
concessionario sulla rete di raccolta tradizionale. Tale ruolo di garanzia previsto dalla concessione ammetta in concreto l’ingenerarsi di responsabilità solidali in capo al concessionario del Betting Exchange sugli importi da versare da parte dei giocatori che svolgono la funzione di “banco” anche in ragione della sua intermediazione e della sua posizione di concessionario del gioco pubblico;

 

 

Il concessionario del Betting Exchange è l’unico soggetto di diritto privato che in modo univoco e determinato ha la reale cognizione di quanto ogni singolo giocatore, che svolge la funzione di “banco”, deve versare all’erario per finanziare il “Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale” secondo le aliquote previste dalla legge.

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