08 Novembre 2024 - 17:15

Un codice Ateco per “spazi multifunzionali di intrattenimento e divertimento”: accolta da ISTAT la richiesta dell’ANBI

Fino ad oggi è stato molto difficile collocare i centri d’intrattenimento per famiglie all’interno della classificazione ATECO, che a causa della pandemia ha assunto grande rilevanza in relazione alle chiusure

04 Gennaio 2022

Fino ad oggi è stato molto difficile collocare i centri d’intrattenimento per famiglie all’interno della classificazione ATECO, che a causa della pandemia ha assunto grande rilevanza in relazione alle chiusure e riaperture e dei contributi disposti dal Governo.

C’è riuscita l’ANBI, associazione che rappresenta i grandi centri d’intrattenimento che possono ospitare bowling, apparecchi da trattenimento e attrazioni dello spettacolo viaggiante, come lasegame e playground, oltre alla ristorazione e feste per bambini. Grazie ad un’attività istituzionale avviata da oltre un anno con il supporto tecnico dell’ANESV e alla partecipazione ad alcune delle riunioni del Comitato ATECO dell’Istat, è stato possibile ottenere un inquadramento ATECO, nel codice 93.29.90, che raggruppa “il noleggio di attrezzature per altre attività di intrattenimento n.c.a. come parte integrante di strutture ricreative – sagre e mostre di natura ricreativa – attività dei produttori di eventi dal vivo (esclusi quelli di natura artistica o sportiva), con o senza strutture – animazione di feste e di villaggi turistici – ludoteche e spazi multifunzionali di intrattenimento e divertimento – spettacoli di fuochi d’artificio”.

Si tratta di un risultato importante, che introduce nella classificazione nazionale un’attività spesso confusa con le semplici “sale giochi”, rivolta essenzialmente ad un pubblico di famiglie e adolescenti alle quali offre un modo divertente per trascorrere il tempo libero, socializzare e festeggiare in compagnia in grandi spazi coperti.

In un momento difficile per chi svolge attività ricreative al chiuso, l’inserimento di questa specifica attività è un segnale che fa ben sperare in una ripresa per le imprese coinvolte, circa 200 in Italia. Un vero successo per la Presidenza e il Consiglio Direttivo di ANBI.

 

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