Nell’ambito delle attività di controllo proposte dal Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori (CoPReGI), previste per le
Nell’ambito delle attività di controllo proposte dal Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori (CoPReGI), previste per le giornate dal 16 al 20 novembre 2021, i funzionari ADM hanno effettuato controlli congiunti con le Forze di Polizia.
Nel corso delle operazioni sono stati controllati 19 esercizi in vari comuni della provincia di Grosseto; l’obiettivo primario è stato quello di verificare la regolare condotta delle attività previste per i Punti Vendita Ricariche dei conti di gioco (PVR), necessari per l’accesso alle piattaforme di gioco a distanza (GAD) dei Concessionari autorizzati da ADM.
Presso una rivendita di tabacchi della città di Grosseto, autorizzata anche alla raccolta fisica di scommesse per un Concessionario autorizzato, i funzionari ADM coadiuvati dai militari dell’Arma dei Carabinieri, hanno constatato la presenza di un PC Notebook usato dal titolare della rivendita. Dall’esame del Personal Computer è emersa una frequente attività su una piattaforma di gioco a distanza priva di regolare concessione. Con la collaborazione del titolare, una volta effettuato l’accesso con l’account in uso, è stata riscontrata una intensa attività di scommesse riconducibile a numerosi “Player” identificati da specifici “nickname”.
Previa autorizzazione della Procura della Repubblica, i funzionari ADM hanno quindi proceduto al sequestro penale (ex art. 253 cpp) del PC Notebook per la violazione dell’art. 4, comma 4 bis, della Legge 401/89, ipotizzando il reato di intermediazione di scommesse.
Dopo l’apposizione dei sigilli, l’apparecchio è stato trasferito, in custodia giudiziale, presso la sede ADM di Grosseto dove potrà essere sottoposto a ulteriori controlli e analisi anche da parte dei tecnici della Sogei, partner tecnologico di ADM.
Il titolare della rivendita è stato quindi deferito all’Autorità Giudiziaria che, successivamente, ha convalidato il sequestro effettuato; la pena per tale violazione prevede la reclusione da tre a sei anni e la multa da 20.000 a 50.000 euro.
PressGiochi
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