“Solo con un testo unico si può dare una tutela importante ai vari elementi in gioco che non sono solo quelli economici ma anche quelli legati alla salute. Mi spiace
“Solo con un testo unico si può dare una tutela importante ai vari elementi in gioco che non sono solo quelli economici ma anche quelli legati alla salute. Mi spiace non vedere invitati soggetti come l’Osservatorio sul gioco patologico o soggetti privati di tutela delle istanze della salute. Dobbiamo concentrarci nella soluzione dei problemi oggi esistenti”.
Lo ha dichiarato il senatore del M5S Giovanni Endrizzi in occasione dell’evento organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) dal titolo “Oltre le incertezze. Verso il riordino del gioco legale”.
“Si è detto che lo Stato ha bisogno dei concessionari. Credo che sia vero solo quando i concessionari garantiscono di evitare l’influenza delle mafie, il gioco illegale, il gioco patologico. Nei servizi di cura abbiamo soggetti che sono diventati dipendenti tramite la rete legale. Dobbiamo prenderci carico di questo problema. Poi sono il primo a riconoscere che chi collabora con lo stato per raggiungere questo obiettivo deve essere tutelato. L’offerta è troppo capillare. Deve esserci un equilibrio da parte di tutti i soggetti coinvolti. Per me la tutela sociale è al primo posto. Non abbiamo solo il fenomeno dell’illegalità vestita da legale. Abbiamo anche una rete legale che gira le puntate al gioco illegale. Non si tratta di operatori illegali camuffati, ma di un bug all’interno dei nostri percorsi autorizzativi non ben controllati.
Il tema deve essere quello dei controlli. Se lo Stato non è in grado di garantire la filiera dalle infiltrazioni allora lo Stato ha perso.
Sul proibizionismo, sono il primo a dire che gli enti locali intervennero per surrogare al ruolo dello stato assente e loro hanno il dovere di intervenire in tal senso. Non sono interventi banali. Pensiamo che la legge regionale del Piemonte ha ridotto la patologia e le persone in cura.
Dobbiamo ottenere una riduzione dell’offerta e delle patologie che ne derivano.
Ultimo, sulla tessera sanitaria. L’idea della tessera del giocatore fu respinta per motivi di privacy. La ricerca di soggetti patologici tramite algoritmi è vietata dai principi costituzionali o stiamo facendo solo uno slogan? Sarebbe preferibile che lo Stato gestisca direttamente. In alternativa deve esserci un rapporto collaborativo dove la concessione viene data per tutelare il consumatore”.
PressGiochi
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