Si è tenuto oggi completamente in modalità digitale la presentazione dell’VIII edizione del Report di Sostenibilità del Gruppo HBG Gaming, il documento che rendiconta gli aspetti sociali, economici del Gruppo.
Si è tenuto oggi completamente in modalità digitale la presentazione dell’VIII edizione del Report di Sostenibilità del Gruppo HBG Gaming, il documento che rendiconta gli aspetti sociali, economici del Gruppo. La prima edizione che ha permesso all’azienda di spiegare come si è lasciata alle spalle un anno e mezzo particolarmente difficile.
“La robusta ripartenza nazionale – ha esordito in apertura Giuseppe Calzolaio Direttore Generale, HBG Gaming – proietta il PIL a valori superiori a quelli pre-crisi e questa tendenza dell’economia ci permette di agganciare il primo obiettivo di HBG, ovvero tornare nel primo semestre 2022 ai numeri del gruppo realizzati nella fase pre-Covid.
Poi ci aspettiamo tanto dal riordino del settore dei giochi, ci aspettiamo una lieve contrazione dell’offerta e un miglioramento della qualità della rete distributiva senza dimenticare la capillarità dei punti di gioco che rappresentano un presidio a tutela del gioco legale.
Le sale bingo per HBG rappresentano l’eccellenza dei punti di gioco anche se mireremo a diversificare la nostra partecipazione nei vari comparti del gioco a partire dall’online visto che l’offerta omnichannel permette al giocatore di avere un’offerta integrata fruibile sia da casa che negli shop.
Le Vlt saranno un prodotto chiave al netto del riordino del settore. Il tutto nel quadro nella cornice del gioco responsabile. Il nostro principale progetto in tal senso è stato negli anni ‘Usa la testa’.
Per quanto riguarda gli obiettivi di medio lungo termine,- continua il direttore – parliamo della strategia per gli obiettivi di sviluppo sostenibili previsti dall’agenda Onu 2030 e rilanciati di recente dal PNRR del Governo italiano. Vogliamo raggiungere questi obiettivi dandoci una vera e propria governance della responsabilità sociale creando dal 2019 una divisione incentrata su valori di trasparenza rispetto delle minoranze, responsabilità, partecipazione; abbiamo adottato le linee guida Iso 26000 sulla responsabilità sociale che portano alla gestione di tematiche ambientali e sociali attraverso un sistema incorporato alle nostri processi decisionali.
Rappresentiamo il 4% delle aziende italiane tenute a comunicare i dati di genere all’Inps. Questo vuol dire che HBG fa parte di una ristretta cerchia di aziende impegnate ad azzerare il divario di genere”.
Ad intervenire all’evento anche il presidente di Acadi Geronimo Cardia che ha spiegato: “Ambiente, sociale e governance sono tre filoni importantissimi. Il sistema concessorio contribuisce in maniera determinante solo per il fatto di esistere. Il comparto vive di tecnologia e se non esistessero tanti investimenti in tal senso non potremmo dare all’utente dei prodotti così performanti. Se analizziamo l’aspetto sociale non possiamo non vedere l’importante ruolo svolto sui clienti con un prodotto che non fa male ma è controllato e ben misurato. Il fatto di operare in questa direzione è fondamentale. Pensiamo poi al gettito erariale altissimo e che contribuisce alla comunità. Pensiamo al contributo fornito dal sistema concessorio a livello della collaborazione con le autorità di controllo per il contrasto all’illegalità. Le persone che lavorano con le aziende del gioco devono sapere che sono incaricate di svolgere un pubblico servizio, un modo per crescere e responsabilizzarsi, svolgendo per conto dello stato un servizio che è pubblico.
Si lavora tantissimo a livello di comparto per rendere le nostre attività sostenibili. Lo abbiamo fatto anche nel 2020. Le aziende come HBG si impegnano tantissimo su tutti i fronti investendo per realizzare degli obiettivi su numerosi fronti. Il comparto auspica che la normativa sostenga il settore affinché si possa fare molto di più rispetto a quello che già viene fatto”.
Presente alla presentazione del Rapporto anche Emmanuele Cangianelle di EGP, il quale ha affermato: “Il lavoro di EGP in Fipe parte a metà 2020 durante l’emergenza della pandemia. Abbiamo lavorato sin da subito per individuare un protocollo anti-Covid per gli esercizi di gioco. Un protocollo molto importante che ha consentito di interloquire con il Governo e le regioni e pensiamo su questo aspetto di aver contribuito mantenendo alta l’attenzione per la riapertura dei giochi pubblici. Nell’ultimo anno abbiamo tenuto più di 40 incontri istituzionali. Oggi al centro della nostra attività c’è la voglia di rappresentare le difficoltà che il Covid ha portato alla rete dei giochi pubblici. Cerchiamo di far capire che da parte delle istituzioni è il momento di investire di nuovo sulla rete dei giochi, sull’offerta e sulla qualità della rete investendo e puntando sulla tecnologia in una rete distributiva che rimanga estesa per evitare infiltrazioni che altrimenti si realizzerebbero sicuramente. Investire sulla qualità delle imprese per il futuro dei punti vendita potendo esse gestire strumenti di protezione, come il RUA (registro autoeslusione), che siano più efficaci degli strumenti che ci sono oggi come distanziometri e uso della tessera sanitaria per giocare alle Vlt. Strumenti che non sono utili ma che anzi mettono a rischio le categorie più deboli. Obiettivi che punteremo a portare sul tavolo del riordino dei giochi che speriamo arrivi presto e con certezze per le imprese”.
“Il nostro settore – è intervenuto in chiusura il Presidente Antonio Porsia – ha un impatto fortissimo sull’economia nazionale sia in termini assoluti che relativi. Speriamo che ci possa essere una nuova stagione di implementazione intelligente delle risorse a nostra disposizione. Come tutte le aziende auspichiamo che possa esserci una riflessione attenta sulle misure per garantire un recupero, dopo un periodo tanto difficile, speriamo in una una stabilità concessoria per poter tornare a sognare e ad investire e non lavorare in emergenza. Gli operatori del territorio devono essere considerati adeguatamente: io mi sono spinto a considerare che gli operatori onesti del nostro settore potrebbero essere equiparati a dei pubblici ufficiali attraverso un meccanismo di investitura di responsabilità e di proselitismo nonché di informazione corretta. Uno dei problemi che ha avuto il nostro paese è l’esistenza di una serie di operatori opachi o fantasma che fanno solo male al settore.
In questo ultimo periodo vediamo molti segnali positivi. Il procuratore nazionale antimafia, Cafiero De Raho, ha individuato nei concessionari il primo baluardo contro l’illegalità. L’illegalità è il primo problema da risolvere. L’Italia è molto avanti nella lotta al gioco illegale ma possiamo ancora fare molto. Bene il lavoro con Confcommercio e Confindustria per condividere la strada nel raggiungimento degli obiettivi. Sono discretamente ottimista. Il fatto che siamo stati i primi ad introdurre il green pass, nonostante l’impatto che abbia avuto sulle nostre attività nel primo mese, ha rappresentato il passo giusto per evitare un nuovo lockdown. Speriamo sia la strada per recuperare la piena efficienza. Finalmente dopo tante interlocuzioni, vediamo che nei confronti del settore c’è un atteggiamento differente, siamo ascoltati ma questa attività va portata avanti a tutti i livelli per evitare che il settore venga comunicato in maniera superficiale. Il nostro compito è anche quello di comunicare i valori etici e morali che sono la colonna portante della nostra vita aziendale”.
PressGiochi
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