25 Novembre 2024 - 09:55

De Raho (procuratore Antimafia): “Durante il lockdown la criminalità ha avuto campo libero per i propri giochi illegali”

“E’ certo che le scommesse illegali hanno una diffusione enorme e per fare una stima, 20 mld di euro, il 20% della spesa immessa nel circuito del gioco e delle

20 Ottobre 2021

“E’ certo che le scommesse illegali hanno una diffusione enorme e per fare una stima, 20 mld di euro, il 20% della spesa immessa nel circuito del gioco e delle scommesse, è una cifra valutata in difetto non certo per eccesso.

Le somme oggetto delle nostre indagini ci fanno comprendere che i numeri e gli introiti sono ben altri. Cito l’indagine Gambling della procura di Reggio Calabria di 5 anni fa con 50 misure di custodia cautelare, sequestro di beni per 2 mld di euro, 11 società estere e 45 scietà italiane, 1500 punti di raccolta scommesse, 88 siti nazionali ed internazionali. Un dato di questo tipo colpisce.

Un indice che ci evidenzia una articolazione così ampia dimostra una infiltrazione straordinaria. Se vediamo come è stata costituita quella rete così ampia, ci accorgiamo che la prima piattaforma viene costituita in Austria per poi trasferirla a Malta.

Esistono certamente paradisi fiscali al fianco dei quali ci sono paradisi normativi ai quali gli stessi paesi europei non sono estranei. Pensiamo che alcune piattaforme oggetto della nostra indagine siano state costituite in Austria o Malta. Sono state scoperte società nel Regno Unito, Romania, Malta, Albania e altri paesi dell’Ue. Nei momenti di difficoltà le mafie riescono a entrare con maggior facilità, pensiamo appunto al lockdown nel periodo nel quale l’impresa legale è stata chiusa e l’organizzazione mafiosa è stata capace di accogliere una clientela che non è riuscita a trovare la presenza dello Stato che con i giochi e le scommesse aveva chiuso i battenti.  La criminalità ha nel gioco una rete enorme e questo lo notiamo soprattutto nel gioco online dove i siti sono migliaia e migliaia.

Il giocatore deve controllare i siti autorizzati consultando l’elenco pubblicato sul portale dell’Agenzia. Chi non è attento a questo aspetto mostra di essere poco consono a rispettare le regole, per questo il consumatore va educato. Ricordiamo che le pene sono significative per chi viola le regole, ma probabilmente manca il controllo. Rilevare i siti illegali determina un’attività enorme e forse proprio su questo dobbiamo impegnarci molto. Perché questi siti non nascono nel nostro paese per rendere più difficile la possibilità di individuarli e complicare il lavoro del controllore, ADM e GDF. Serve un impegno straordinario.

Serve impegno anche nel controllare i punti fisici di raccolta delle scommesse. Dove sono sale giochi molto spesso, direi sempre, c’è il crimine. Forse non all’interno ma appena fuori la porta ed è un crimine che entra ed esce. Pensiamo alla ludopatia e ai giocatori senza denaro che trovano nei pressi delle sale chi può fornirgli risorse. Serve per questo controllare le sale per individuare questi soggetti e sgominare le organizzazioni criminali che si avvalgono della debolezza di alcune persone per arricchirsi ulteriormente”.

Lo ha dichiarato il Procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho durante l’evento “GIOCO PUBBLICO, LEGALITÀ E TUTELA DEI CONSUMATORI”.

“I controlli vanno fatti anche dentro le sale – prosegue il Procuratore -. Spesso avviane che all’interno esista un doppio canale, quello legale autorizzato attraverso la concessione, e l’altro illegale e parallelo di cui il concessionario stesso si avvale forse costretto dalla stessa criminalità del luogo. I collegamenti con i siti esteri consentono la scommessa, anchequi quindi è necessario il controllo.

Certo è che ci sono punti che sono fonti di una pluralità di reati sui quali si deve intervenire. Il controllo è fondamentale.

“Altro aspetto importante è il problema che deriva dalla libertà di stabilimento che deriva dai principi che sostengono l’Europa. I soggetti spegiudicati invece usano questo meccanismo per costituire sedi all’estero e operare all’interno creando dei danni all’esistenza stessa del circuito e effettuando concorrenza sleale nei confronti dei soggetti che invece operano regolarmente. Bisognerebbe prevedere un sistema di sanzioni che tuteli l’economia. Dove entra la mafia esce l’impresa sana. Questo è un danno per l’economia”.

 

PressGiochi

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