24 Novembre 2024 - 02:30

Risso (Fit): “Intervenire contro l’accesso dei minori a giochi d’azzardo e tabacchi tramite l’online”

“Cerchiamo attraverso la nostra rete di coinvolgere i tabaccai in quelle che sono le norme relative al divieto di accesso ai minori rispetto a determinati prodotti, quali gioco d’azzardo e

20 Ottobre 2021

“Cerchiamo attraverso la nostra rete di coinvolgere i tabaccai in quelle che sono le norme relative al divieto di accesso ai minori rispetto a determinati prodotti, quali gioco d’azzardo e tabacchi.

Purtroppo sono moltissime le occasioni che hanno i minori per accedere a prodotti vietati. Andrebbe vietato anche l’accesso attraverso la rete online di prodotti come giochi d’azzardo e tabacchi, un canale tra i più utilizzati proprio dai ragazzi”.

Lo ha dichiarato Giovanni Risso della Federazione Italiana Tabaccai partecipando all’evento organizzato dal Moige questa mattina per la presentazione dello Studio ‘Venduti ai minori‘ sull’accesso dei minori a prodotti per loro vietati. Alcol, tabacco, cannabis, gioco d’azzardo, pornografia e videogiochi vietati per under 18.

A rispondere al presidente della Fit, Antonio Affinita del Moige: “E’ un tema di filiera che andrebbe coinvolta per fare in modo che tutta la rete terrestre formi un muro capace di dire no alla richiesta dei ragazzi di accedere a giochi d’azzardo e altri prodotti nocivi quali anche alcol e tabacchi”.

 

Lo studio mette in evidenza come le tipologie di gioco d’azzardo più diffuse tra i minori sono i gratta e vinci (69%), le scommesse sportive (45%), il gioco del lotto e del superenalotto (16%), e le slot machine (10%). Sebbene il 52% degli intervistati dichiari che c’erano sempre o spesso avvisi in cui veniva riportato il divieto di gioco per i minori, nel 65% dei casi il gestore non ha chiesta loro l’età e in più di un caso su due (57%) non si è rifiutato di far giocare o vendere il servizio ai minori. Nel 75% dei casi, inoltre, il venditore non ha informato il minore dei rischi di sviluppare una dipendenza dal gioco.

Per quanto riguarda il gioco online, invece, il divieto per i minori di 18 anni, a detta degli intervistati, è assente in quasi un caso su 3 (30%). Al 33% dei giocatori minorenni non è stata chiesta l’età per registrarsi, solo il 22% ha rinunciato al gioco perché non aveva l’età legale e ben il 45% ha mentito per poter accedere.

 

 

PressGiochi

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