Il Consiglio regionale a maggioranza ha approvato la legge di riordino. Il provvedimento ha modificato alcune leggi regionali semplificandole, aggiornandole alla legislazione nazionale e attualizzandole alla nuova realtà del Piemonte.
Il Consiglio regionale a maggioranza ha approvato la legge di riordino. Il provvedimento ha modificato alcune leggi regionali semplificandole, aggiornandole alla legislazione nazionale e attualizzandole alla nuova realtà del Piemonte.
I temi toccati sono numerosi: dal turismo allo sport, dal commercio alla cultura, dalle cave all’agricoltura, dalla caccia all’ambiente, dal personale all’assistenza, dall’artigianato alla casa.
Ma si parla anche di giochi.
Nella legge sono contenute molte novità. Tra le tante, viene reso più efficace l’ auto-recupero degli alloggi di edilizia sociale da parte di assegnatari e inquilini, garantendo il 100% delle spese sostenute in base a una graduatoria stabilita con bando; sempre in materia di casa, nella formazione delle graduatorie vengono inseriti tra gli aventi diritto i coniugi legalmente separati o divorziati che non dispongano più della casa coniugale per decisione del giudice; è istituito un fondo per la prevenzione e i risarcimenti dei danni in agricoltura arrecati dalla fauna selvatica e dall’attività venatoria; viene riconosciuta la possibilità da parte delle Province e della Città metropolitana di utilizzare le guardie venatorie volontarie e i cacciatori che abbiano acquisito una formazione specifica per i piani di controllo della fauna selvatica; sono tutelate le api e gli altri insetti pronubi attraverso il divieto dell’uso di fitofarmaci e insetticidi durante la fioritura; vengono promosse le pro loco; viene valorizzata la Fondazione Teatro Regio; approvato anche lo slittamento della rendicontazione spese del bonus Piemonte al 2022.
Per quanto riguarda i giochi, il Consiglio è stato chiamato a rimetter mano ad alcuni aspetti della legge approvata a luglio e sulla quale il Ministero dell’interno aveva evidenziato ‘ invasioni della sfera di competenza statale in materia di ‘ordine pubblico e sicurezza’.
Confermato l’emendamento presentato da Paolo Ruzzola di Forza Italia e approvato dal Consiglio Regionale a fine settembre che mirava a stabilire orari di interruzione per i punti gioco in “dodici ore e trenta minuti al giorno, di cui dieci ore e trenta minuti consecutive nella fascia notturna dalle ore 23.00 alle ore 9.30 e due ore nella fascia diurna di uscita dalle scuole, dalle ore 12.30 alle ore 14.30”. Tale provvedimento aggiunge all’articolo 72 del disegno di legge n.143 l’articolo 72 nonies il quale sostituisce la lettera b) del comma 2 dell’articolo 19 rubricato “Limitazioni all’esercizio del gioco”.
Bocciati invece gli emendamenti dei consiglieri Domenico Rossi e Raffaele Gallo (PD) volti a determinare le sanzioni amministrative per gli apparecchi da gioco reinstallati in sovrannumero.
Sono stati anche approvati alcuni emendamenti delle minoranze, dei circa 300 presentati: l’aumento di alcune sanzioni nel settore delle cave, regole per la partecipazione ai mercatini e la creazione del registro del disability manager (Pd); Il sostegno ai Centri di recupero per animali selvatici e alcune modifiche alla legge sulla produzione di Canapa (M5s); La possibilità di utilizzare il voucher scuola per l’acquisto di materiale didattico finora escluso (Luv).
PressGiochi
Fonte immagine: Palazzo Lascaris sede del Consiglio regionale del Piemonte, cortile
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