22 Novembre 2024 - 05:05

Regione Sicilia, il Consiglio dei Ministri impugna le modifiche alle norme sui giochi

Il Consiglio dei Ministri ha deciso di impugnare la legge della Regione siciliana n. 18 del 21/07/2021 recante “Modifiche all’articolo 6 della legge regionale 21 ottobre 2020, n. 24” e

01 Ottobre 2021

Il Consiglio dei Ministri ha deciso di impugnare la legge della Regione siciliana n. 18 del 21/07/2021 recante “Modifiche all’articolo 6 della legge regionale 21 ottobre 2020, n. 24” e relativa alle norme sul gioco pubblico.

Secondo Palazzo Chigi, le modifiche approvate in materia di pubblica sicurezza, eccedendo dalle competenze attribuite alla Regione Siciliana dallo Statuto speciale di autonomia e si pongono in contrasto con la normativa statale, violando l’art. 117, secondo comma, lett. h), della Costituzione.

La norma approvata a luglio dalla Regione prevedeva di aggiungere all’articolo 6 della legge originaria del 2020 il seguente comma: Ai fini di quanto stabilito dal comma 1, la stipulazione di un nuovo contratto da parte dell’originario contraente già autorizzato alla raccolta delle scommesse, anche con un differente concessionario, nel caso di risoluzione, scadenza, voltura della licenza tra parenti in linea retta o rescissione di un contratto in essere, non costituisce nuova installazione. Costituisce nuova installazione la cessione della licenza ad altro soggetto.

 

Palazzo Chigi contesta proprio questo ultimo periodo: “Costituisce nuova installazione la cessione della licenza ad altro soggetto.”

PressGiochi

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